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Milano
Como, avvocato condannato per un gestaccio "fantasma" al giudice
Toga al palazzo di giustizia

AVVOCATO DI COMO CONDANNATO PER UN GESTACCIO "FANTASMA" AL GIUDICE

Condannato per aver rivolto un gestaccio al giudice. Peccato che lui neghi. E anche la presunta "vittima" quel gestaccio non lo abbia mai visto. Protagonista dell'assurda vicenda un avvocato di Como, che è stato condannato in Cassazione a venti giorni di carcere. Con pena sospesa, almeno quello. La vicenda, raccontata da Luca Fazzo su Il Giornale, ha del surreale.

Il presunto fattaccio sarebbe avvenuto in un'aula del tribunale di Como nel gennaio 2013, quando l'avvocato Roberto Simone avrebbe rivolto un gesto al giudice con pollici e indici aperti, come a dire, "ti faccio un c... così". In realtà, racconta l'esperto legale di 75 anni a Il Giornale, ci sarebbe stato un semplice intervento dell'avvocato nei confronti del giudice che stava stoppando le domande di un altro avvocato difensore a un testimone durante un'udienza, precedente a quella alla quale avrebbe dovuto partecipare Simone.

"Feci presente al giudice che in questo moro non era imparziale", ha spiegato il legale, che però dopo qualcbhe mese si vide recapitare un avviso di garanzia per oltraggio a un magistrato in udienza. Peccato che quel gestaccio non l'avesse visto nessuno: non gli altri avvocati o stenografi presenti in aula, nemmeno il giudice. Eppure, la "giustizia" ha fatto il suo corso fino alla fine con la condanna in primo, secondo grado e Cassazione.

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