Milano
Como, Maroni: "Questione paratie da risolvere". M5s: "Commissariare"

"Ho dato incarico all'assessore Beccalossi e al sottosegretario Cioppa di fare tutte le verifiche per capire come procedere. Non voglio che i lavori si blocchino e che i cittadini di Como rimangano con un'opera incompiuta". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, a proposito delle paratie di Como, durante la conferenza stampa dopo la riunione della Giunta regionale. Il presidente ha riferito che "anche in Regione Lombardia e' venuta la Guardia di Finanza per acquisire documenti". "Voglio ribadire - ha chiarito - che noi non c'entriamo nulla in questa vicenda perche' la stazione appaltante e' il Comune di Como". In ogni caso, ha spiegato ancora Maroni "la questione paratie deve essere risolta, soprattutto perche' Regione Lombardia ha messo 12,5 milioni di euro". "Se il Comune non e' in grado di fare - ha aggiunto il presidente - io devo decidere questi 12,5 milioni che fine fanno; io voglio utilizzarli per completare l'opera magari anche prendendola in carico noi direttamente come Regione". Una eventuale decisione di questo genere sara' presa pero' "alla fine della valutazione che faremo, sentendo in particolare Anac e il Ministero delle Infrastrutture".
Per il M5S di Regione Lombardia, l'opera di protezione del lago di Como con paratie, iniziata nel 2008, ancora incompiuta e sulla quale e' in corso un'inchiesta, va commissariata. Per Stefano Buffagni, capogruppo di M5S Lombardia, e Luca Ceruti, consigliere comunale M5S di Como, "le paratie sono la dimostrazione che la politica di destra e sinistra ha fallito. Nemmeno un bambino che costruisce con i Lego riuscirebbe a dimostrare l'incapacita' di cui hanno dato prova i politici comaschi. Sul progetto c'e' stata un'approssimazione da dilettanti allo sbaraglio". "L'opera deve essere commissariata, e i cittadini devono decidere quale progetto possa mettere fine allo scempio per poi affidarla a professionisti seri - aggiungono -. Stando ai fatti varrebbe poi la pena dare il coordinamento dei lavori e la loro supervisione a degli "umarells", pensionati che sorvegliano volontariamente i lavori in corso, per non ricadere negli errori del passato. Avrebbero sicuramente piu' a cuore loro, piuttosto che i politici locali, le sorti del lungolago. Resta la nostra richiesta di dimissioni per il sindaco che aveva promesso di risolvere il problema e ha fallito".