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Comunali, Sala: il centrodestra pur di vincere tifa contro Milano

Comunali, Sala: il centrodestra pur di vincere tifa contro Milano

"La destra pur di vincere tifa contro Milano. Raccontano a tutti che questa è una città triste, che la gente è incazzata, che non ci sono interessi da nessuna parte del mondo, che Milano è ripiegata su se stessa, che ha bisogno di un rilancio e bisogno di ripartire. Stanno raccontando quella che Milano non è: non dobbiamo essere scioccamente ottimisti, ma essere consapevoli che questa è una città ammirata in Italia e nel mondo", ha detto il sindaco Giuseppe Sala, dal palco di una manifestazione elettorale della Lista Beppe Sala Sindaco al Teatro Continuo di Alberto Burri al Parco Sempione.

"Sorrido - prosegue Sala - perché io ho cominciato con la progettualità con l'Expo e sto continuando a progettare la città. Dal nostro punto di vista ci sono progetti. Ancora oggi sono arrivati i finanziamenti dal Governo per l'edilizia popolare. Leggiamo ogni giorno che gli interessi immobiliari si stanno concentrando in Italia. Guardate quanti turisti stanno tornando. Questa è la realtà. Spero che la campagna si sviluppi attraverso una visione come la nostra positiva, senza ignorare i problemi, ma fatta di progetti, fatta di sguardo sul futuro e una visione di paure da Gotham City che penso che la gente non sentirà", riporta Mianews.

In merito al ritardo del Movimento 5 Stelle nel presentare un candidato sindaco per le prossime elezioni comunali, il sindaco di Milano commenta: "Certo che è un'anomalia ma credo che arriveranno abbastanza a breve perché ormai, se ho capito bene tra domani e dopodomani il Consiglio dei ministri definirà la data delle elezioni e poi si saprà quando depositare le liste. Quindi ormai manca veramente poco. Oggi, senza aver capito dove vanno a planare dopo questo lungo volo, è difficile immaginare qualcosa".

Quanto alla polemica sorta dopo la telefonata a Bianca Tedone, candidata di Potere al Popolo, Sala ha risposto: "Sto chiamando tutti quelli che non conosco per un gesto di cortesia. Ho chiamato Paragone, che non conoscevo. Ho visto Mariani, ho visto Cafaro, ho chiamato Tedone. Mi sembra cortesia. Non chiamo quelli che già conosco. E' chiaro che nella mia telefonata la mia premessa, e questo voglio dirlo con forza, è che siamo su fronti diversi, a cui si associa anche lei. Se però l'educazione viene percepita male...". 

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