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Milano
Corona: "Libero a 48 anni, mi mancano meno di due anni"
Fabrizio Corona si scontra a calcio con il figlio Carlos

Corona: "Libero a 48 anni, mi mancano meno di due anni"

Udienza al Tribunale di Sorveglianza di Milano per Fabrizio Corona, dove si discute sulla revoca dell'affidamento in prova: i giudici dovranno decidere (dopo una riserva di qualche giorno), quanto dovra' ancora scontare l'ex 're dei paparazzi'.Fabrizio Corona si e' presentato questa mattina al piano terra del Palazzo di Giustizia e parlando con i giornalisti ha affermato: "Questa e' una decisione importante perche' potro' chiedere la liberazione anticipata e quindi vedo la liberta' a breve. A dicembre, se tutto dovesse andare bene, mi mancherebbero 1 anno e 8 mesi: ora ho 46 anni, e a 48 tornerei ad essere un uomo libero". Nel giugno 2020 la Cassazione aveva annullato, con rinvio ad una nuova valutazione dei giudici della Sorveglianza, il provvedimento con cui i magistrati milanesi avevano stabilito che Fabrizio Corona avrebbe dovuto scontare in carcere di nuovo 9 mesi che aveva gia' scontato in affidamento terapeutico, tra febbraio e novembre 2018. A fine aprile 2019 la Sorveglianza aveva deciso di revocare l'affidamento terapeutico per le cure dalla dipendenza dalla cocaina concesso all'ex agente fotografico nel febbraio 2018 e poi sospeso a fine marzo dello stesso anno, col ritorno in carcere, date le continue violazioni delle regole.

I giudici avevano anche stabilito che l'ex 're dei paparazzi' doveva scontare nuovamente gli ultimi quasi cinque mesi passati in affidamento. Ma la Procura generale, nel suo ricorso, aveva chiesto la revoca anche dei primi nove mesi passati in carcere. Infine la Cassazione aveva annullato con rinvio, lasciando nuovamente alla Sorveglianza la decisione. "Mi hanno sempre revocato l'affidamento in prova per questioni formali", ha sottolineato Corona, con i cronisti. I legali del personaggio televisivo - Ivano Chiesa e Antonella Calcaterra - hanno sempre spiegato che non c'erano "i presupposti di fatto" per annullare anche quei nove mesi gia' scontati, anche perche' nella nota vicenda dei contanti trovati nel controsoffitto era arrivata un'assoluzione nel merito, confermata anche in Appello e poi diventata definitiva.

"Speriamo che vada bene se no mi incazzo"

"Speriamo che vada bene se no mi incazzo". Sono queste le parole di Fabrizio Corona, che questa mattina si e' presentato al Tribunale di Sorveglianza di Milano, dove i giudici dovranno decidere sulla revoca del suo affidamento in prova. La lunga vicenda processuale dell'ex 're dei paparazzi' e' tornata ai giudici di Sorveglianza dopo che la Cassazione ha annullato con rinvio il provvedimento con cui era stato stabilito che avrebbe dovuto scontare di nuovo in carcere i 9 mesi che aveva gia' passato in affidamento terapeutico. Se (dopo una riserva di qualche giorno) i magistrati seguiranno l'orientamento degli ermellini, in base ad un conteggio, Corona potrebbe aver da scontare ancora meno di due anni.

"Muovo tutto quello che avviene in tv dalla mia stanza"

Attualmente si trova ai domiciliari, e ha spiegato: "Sono stato chiuso per 55 giorni in una stanza e sono un uomo unico, perche' con un cellulare ho ricostruito una struttura dove oggi lavorano 10 persone. Con quello che faccio muovo tutto quello che avviene in tv". "Penso che un criminale non abbia bisogno di fare quello che ho fatto io", ha concluso.

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