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Coronavirus: a Milano inchiesta su speculazione prezzi gel e mascherine

Coronavirus: a Milano inchiesta su speculazione prezzi gel e mascherine

La procura di Milano ha aperto un fascicolo per l'ipotesi di reato di "manovre speculative su generi di prima necessita'" in relazione alla vendita di alcuni prodotti a prezzi molto oltre quelli mercato, in particolare sui siti di distribuzione online durante i giorni dell'emergenza Coronavirus. I prodotti in questione sono soprattutto le mascherine e i gel disinfettanti che le persone hanno acquistato in massa svaligiando farmacie e supermercati. Si tratta di un fascicolo a carico di ignoti a firma degli aggiunti Tiziana Siciliano ed Eugenio Fusco. Sara' la guardia di finanza a fare i primi controlli. 

Il fascicolo aperto dai magistrati inquirenti milanesi - si apprende - non deriva da esposti, ma da un'iniziativa della procura stessa in seguito agli articoli di stampa comparsi e alle verifiche effettuate su alcuni siti di e-commerce; fra questi soprattutto Amazon e E-bay, dove nei giorni scorsi c'erano barattoli di gel disinfettanti venduti anche a oltre 90 euro. I casi di ipotetica truffa nei giorni della psicosi coronavirus, pero' potrebbero essere molti altri: chi spaccia ad esempio mascherine ordinarie per quelle specifiche per questo tipo di contagio o chi non consegna la merce ordinata o consegna merce sbagliata spacciandola per quella ordinata. Tutte fattispecie che ricadono negli articoli 501 bis e 515 del codice penale. La speculazione sarebbe avvenuta proprio nel caso delle mascherine, spacciando semplici presidi "ad uno strato" (cosiddette erroneamente mascherine chirurgiche) per quelle contro il rischio biologico, che hanno invece una coprenza, una validita' e un costo molto maggiori. Per l'inchiesta si sono mossi in autonomia due pool della procura, mentre uomini delle fiamme gialle stanno gia' perlustrando negozi e farmacie per accertare che irregolarita' non si verifichino anche nella vendita diretta.

A Codogno tornano le mascherine. A 10 euro l'una...

Mascherine in vendita a 10 euro l'una in alcune farmacie di Codogno. Dopo diversi giorni, oggi sono state rifornite di uno degli strumenti utilizzati per evitare il coronavirus, ma il prezzo richiesto fa arrabbiare gli abitanti. "Vogliono dieci euro al pezzo, neanche a scatola - dice all'AGI una residente - e' una vergogna che si lucri cosi' su una popolazione gia' cosi' provata".

I farmacisti milanesi: "Governo ci fornisca di mascherine"

" In queste ore, abbiamo chiesto al Governo e a tutte le Regioni di dotare con urgenza anche i farmacisti che operano sul territorio di dispositivi di protezione e cioe' delle mascherine e degli altri ausili necessari. E' una questione di tutela dei colleghi e del personale delle farmacie, di garanzia della continuita' del servizio e di sicurezza per gli stessi cittadini". Lo sottolinea Andrea Mandelli, Presidente della Federazione degli Ordini e Presidente dell'Ordine dei Farmacisti di Milano, Lodi e Monza Brianza. "In questa emergenza sanitaria generata dal COVID-19 - spiega - e' doveroso innanzitutto ringraziare tutti i colleghi per la loro opera, negli ospedali e nelle farmacie di comunita' e, in particolare, nelle aree interessate dai focolai infettivi. Le farmacie sono rimaste aperte, come abbiamo subito indicato con un documento inviato tempestivamente a tutti i farmacisti, rispondendo ai bisogni della cittadinanza e dando prova di abnegazione e spirito di servizio. Attraverso le sue circolari, l'Ordine di Milano, Lodi e Monza Brianza, territorio al centro dell'emergenza nazionale, ha fornito immediatamente indicazioni per garantire il servizio ai massimi livelli, disciplinando gli accessi nelle farmacie, richiamando al rafforzamento delle misure di igiene degli ambienti e diramando puntualmente tutte le informazioni necessarie, in coerenza con le indicazioni delle competenti autorita'".

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