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Coronavirus: Boccia, stop alle polemiche. Lombardia massima priorità del Paese
Crediti Photo Nick Zonna

Coronavirus: Boccia, stop alle polemiche. Lombardia massima priorità del Paese

"Prima dobbiamo mettere in sicurezza la Lombardia e tutti gli ospedali lombardi, e poi penseremo alla Fase 2". Lo ha detto il ministro per gli affari regionali Francesco Boccia arrivando a palazzo Marino insieme al capo della protezione civile Angelo Borrelli. "Tutto quello che lo Stato poteva fare lo ha fatto e la Lombardia e' stata sempre al centro di ogni azione", ha detto Francesco Boccia. "Non a caso abbiamo voluto rendere pubblici e trasparenti i dati di tutto quello che abbiamo fatto e lo faremo anche in futuro". "In Lombardia sono 162 i medici arrivati in questi giorni e ne arriveranno ancora. Presto completeremo il contingente italiano di 300 medici e 500 infermieri", ha spiegato il ministro agli Affari regionali. "Resta prioritario mettere in sicurezza la salute degli italiani. Abbiamo fatto tutti insieme uno sforzo straordinario. I numeri iniziano a farci vedere piccole luci, ma non dobbiamo sprecarle. Insistiamo con impegno in questi giorni a tener duro".  "La Lombardia era ed e' la massima priorita' del Paese, lo e' con altre province ferite di altre regioni, penso ad alcune province dell'Emilia Romagna, piemontesi, liguri". Lo ha detto il ministro agli Affari regionali, Francesco Boccia, parlando da Palazzo Marino a Milano, al termine di una video-conferenza con i sindaci di Anci Lombardia. "Nell''incontro di oggi ho ribadito al presidente Fontana che il governo c'e', c'e' h 24, la Protezione civile ha dato tutta la disponibilita' possibile alla Regione Lombardia e abbiamo ribadito un concetto molto chiaro: stop alle polemiche e lavoriamo tutti insieme, siamo qui per ribadire che tutto il lavoro che la Protezione civile sta facendo, continuera' ad essere fatto". 

Coronavirus, Boccia: "La ripresa sarà lenta e graduale"

"Per la fase 2 ci sara' una cabina di regia, annunciata dal presidente del Consiglio, e il presidente Fontana sara' parte integrante di questa cabina di regia, scelta dalle stesse regioni. Poi ci sara' Bonaccini e un terzo presidente ci sara' comunicato a breve dalla Conferenza delle Regioni. E cosi' faremo con comuni, parti sociali, rappresentanti delle imprese e comunita' scientifica. Tutti insieme gestiremo la fase 2", ha chiarito. Il percorso della riapertura delle attivita' industriali e commerciali "sara' lento e graduale, questo e' chiaro. Il quando lo indichera' il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte". In merito ad eventuali pressioni da parte del mondo economico ed industriale a ripartire, ha dichiarato: "Il governo ha le idee chiare: dobbiamo mette in sicurezza la salute degli italiani: con la salute a rischio non c'e' economia. Le esigenze di Confindustria e Assolombarda sono quelle di tutto il paese". "Oggi - ha ricordato Boccia - il 34% delle attivita' economiche sono in funzione. Quelle che si sono fermate aspettano come tutti noi le ultime valutazioni scientifiche: ci sara' una cabina di regia che avra' all'interno tutti, le Regioni con il presidente Fontana, cosi' come rappresentanti di Anci e di diverse rappresentanze politiche, membri delle comunita' scientifica e rappresentati delle parti sociali, con Confindustria che potra' dare una parte importante".

Coronavirus, Boccia: "Le spese delle Regioni saranno coperte da Stato"

""Nei giorni scorsi c'era stata una notizia che poi e' risultata infondata di tagli di risorse rispetto alle spese che Regione Lombardia aveva fatto. Abbiamo chiarito oggi con il presidente Fontana che le risorse sono aumentate e Regione Lombardia ha avuto garanzia dal governo che tutte le spese fatte sono assolutamente coperte dallo Stato centrale, ma che era necessario rendicontare tutte le spese fatte con i fondi della Protezione civile, esattamente come stanno facendo le altre regioni", afferma il ministro agli Affari regionali, Francesco Boccia. "Continueremo a fare cosi', il commissario Arcuri continuera' a comprare tutto cio' che servira', fino a quando non avremo messo in sicurezza tutti i territori di Regione Lombardia non ci fermeremo". "Tutto quello che e' stato speso fino al 6 aprile sara' rimborsato dallo stato - ha insistito il ministro Boccia - Quello che e stato chiesto dalla Regione Lombardia e' semplicemente di rendicontare le spese e sara' tutto rimborsato anche se dovesse essere superiore ai 208 mln che risultano a noi". 

Coronavirus, Boccia: mettere in sicurezza carceri e RSA

"Dai comuni arriva una richiesta che noi condividiamo, la necessita' di avere dei centri covid specifici. i centri covid non sono altro che la prevenzione territoriale pubblica, che dove c'e' stata ha retto e ha funzionato. In Lombardia va rafforzata, la rafforzeremo tutti insieme con l'impegno dello Stato e della Regione stessa", dichiara Francesco Boccia. Sulla questione residenze per anziani ha fatto sapere: "Adesso sono impegnato con Borrelli a mettere in sicurezza le Rsa, poi ognuna rispondera' delle dinamiche. Alcune hanno risposto bene altre hanno perso il controllo della struttura". "Sulle rsa i sindaci sono molto preoccupati, sono la trincea di ogni territorio, ci hanno chiesto di monitorare e presidiare. Ci aspettiamo dalle asl numeri chiari. Nelle rsa e' necessario avere un monitoraggio quotidiano e continuo garantire tamponi per tutti, e infermieri e medici h24. Poi ci sono inchieste della magistratura" che faranno il loro corso. "Abbiamo fatto richiesta alle Regioni di monitorare le carceri: se sara' necessario inviare medici, infermieri e volontari, il Governo e' pronto in qualsiasi momento, ma le Regioni ci devono dare le priorita'", ha detto il ministro per gli Affari Regionali. 

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