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Coronavirus, ecco la "nuova normalità": il piano Fontana. INTEGRALE

Ecco la "nuova normalità": il piano Fontana

Regione Lombardia progetta la "nuova normalità", ovvero ciò che ci attende a partire dal 4 maggio, quando entrerà in vigore il nuovo decreto governativo. Un primo documento informativo illustra per macro-aree quelle che saranno le linee guida SCARICALO QUI.

Il dato di partenza è la fotografia di una realtà costituita da altissima densità e concentrazione di persone, con il 75% della popolazione concentrata nelle aree urbane, con servizi e commercio che costituiscono metà del valore aggiunto per la Lombardia ed i l 90% delle imprese che contano meno di dieci addetti.

Manifattura, costruzioni, commercio e attività immobiliari e professionali ripartono dal 4 maggio, richiamando a lavoro 940mila lombardi: la "nuova normalità" lombarda si basa su alcuni precetti: convivenza con il virus, responsabilità degli indiviui, scelte condivise, focus sull'ecosistema economico e sociale, partenza progressiva con modalità innovative e partnership tra pubblico e privato. Il percorso per minimizzare i rischi prevede principi di gradualità della ripresa, un piano operativo di gestione delle riaperture e l'individuazione di formule organizzative che riducano al minimo il contatto. Il tutto cercando di conciliare necessità economiche, urgenze sociali e le caratteristiche di città e territorio.

Dalle tabelle e dagli schemi presentati, emerge che il 50 % delle imprese in Lombardia sarebbero a basso rischio di contagio ed il 45% dei lavoratori lombardi sono a basso rischio di aggregazione.

Nel Piano di azione per la ripresa delle attività condiviso con le autorità sanitarie saranno b definite le macro-questioni relative alla diagnostica, dispositivi medici e di protezione individuale, organizzazione e formazione, modalità di tracking. Linee guida saranno le "famose" 4D più una: diagnostica, dispositivi di protezione, distanziamento, digitalizzazione, accompagnati dai diritti (alla sicurezza, lavoro, mobilità, studio, socialità). Ma ci sono almeno altre tre considerazioni ineludibili:  "Avremo nuove gerarchie e nuovi «modi» di vivere la socialità; Le risorse non sono infinite: dobbiamo investire in ricerca, innovazione e digitalizzazione; Abbiamo necessità di ancora maggiore semplicità e responsabilità nella Pubblica Amministrazione". Tra i nodi principali: il trasporto pubblico e la gestione dei figli in età scolare. Il documento con le linee guida approntate da Regione Lombardia contiene anche in nuce alcune possibili idee per affrontare tali questioni.

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