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Milano
Coronavirus, in Lombardia tamponi per i mono-sintomatici. Calano i contagiati

Fontana: "Oggi fatti più tamponi ma il numero dei contagi si riduce"

"Anche oggi c'e' stata un processamento maggiore di tamponi, cio' nonostante si assiste a una riduzione del numero dei contagi. Ci fa piacere". Lo ha detto il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, nel punto stampa sull'emergenza coronavirus. "Sicuramente non sta crescendo la linea di contagi ma penso stia per iniziare la discesa. E' la dimostrazione che evidentemente bisogna fare la media di almeno 5 giorni per avere una visione, la visione ci conferma che quello di ieri e' stato determinato da situazione assolutamente particolare".

Coronavirus, in Lombardia tamponi anche per i mono-sintomatici

In precedenza in mattinata Fontana aveva  annunciato il cambio di rotta avviato ieri sui tamponi, che ora saranno eseguiti anche sui mono-sintomatici, ovvero su chi presenta un solo sintomo come febbre o raffreddore o tosse. Intervenendo a Mattino Cinque, ha spiegato: "Noi rispettiamo quelle che sono le regole che ci sono state dettate dall'Iss che con una delibera del proprio comitato tecnico scientifico del 27 febbraio ci aveva detto che i tamponi si dovevano fare esclusivamente ai sintomatici, in un primo momento dovevano essere anche plurisintomatici, dovevano avere quindi due sui tre classici sintomi, adesso basta essere mono-sintomatico, anche chi ha un solo sintomo, o febbre o raffreddore o tosse, puo' essere essere sottoposta a tampone".

Ospedale in Fiera diventerà un 'reparto' del Policlinico di Milano

il governatore della Lombardia ha annunciato che la Giunta ha approvato una delibera con la quale viene affidata alla 'Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano' la messa in esercizio della nuova struttura ospedaliera temporanea realizzata alla Fiera di Milano. "In pratica - ha spiegato Fontana - diventerà un 'reparto' del Policlinico che gestirà il personale, le degenze, i beni e i servizi".

"Coronavirus, c'è stabilizzazione"

Ieri sono stati eseguiti oltre seimila tamponi. Anche per questo, ragiona Fontana, i dati sui contagiati di ieri hanno fatto segnare un nuovo aumento: "Ieri quando ho dato il dato avevo solo a disposizione il numero non l'elaborazione, poi nel pomeriggio e' stato chiarito che erano aumentati i tamponi soprattutto dovuti al fatto che nei giorni precedenti erano stati elaborati alcuni dati in meno che si erano sommati a quelli di ieri. Quindi direi che siamo ancora in linea". "Parlando anche con uno statistico - ha aggiunto Fontana - mi faceva notare che all'interno di una stabilizzazione puo' capitare che in un giorno ci sia un picco ma che conferma la stabilizzazione, tant'e' vero che gli esperti dicono che si debba fare una valutazione nell'ambito di almeno 5 giorni per arrivare a una conclusione".

"I dati di Milano? Le misure bloccheranno l'aumento"

A chi gli chiede se sia preoccupato dal dato di Milano, che ieri ha visto un forte aumento dei contagi, Fontana ha replicato: "Sono convinto che, tenuto conto che chi viene trovato contagiato con queste analisi, si e' contagiato prima che entrassero in vigore le nuove misure piu' restrittive, confido che questa circostanza, ovvero le nuove misure applicate, bloccheranno l'aumento".

"La Lombardia ha bisogno spasmodico di mascherine"

"Noi abbiamo una necessita' spasmodica di mascherine perche' purtroppo e' la cosa di cui si lamentano giustamente tutti. Anche la nostra medicina territoriale e' tutta bloccata dal fatto che i medici senza presidi non vanno a visitare e hanno ragione. Ma noi ne abbiamo altrettanta perche' purtroppo nessuno ci ha fornito le mascherine e noi stiamo cercando di recuperarle". E' quanto ha spiegato Fontana. "Noi cerchiamo di superare le burocrazia - si e' sfogato Fontana - purtroppo siamo in una situazione davvero difficile perche' facciamo un lavoro che non dovremmo fare noi. L' approvvigionamento di mascherine, dei camici, dei presidi non e' compito nostro in emergenza, ma al di la' di questo, vista la situazione difficile, lo stiamo facendo. Il problema e' che su 100 persone che si offrono 95 stanno cercando di truffarci. All'inizio erano quasi riusciti a truffarci e all'ultimo momento siamo riusciti a recuperare i soldi".

"Dopo il paziente 1 gli scienziati da noi litigavano..."

"Gli scienziati da noi dopo la notizia del paziente 1 non hanno fatto un grande servizio perche' battibeccavano. C'era chi sosteneva che era una stupidata, chi sosteneva che fosse una cosa seria, ma la percezione e' che i nostri cittadini non sono stati messi in allerta. Se avessimo subito agito in maniera rigorosa come stiamo facendo adesso fin dal primo giorno, forse qualche settimana di chiusura l'avremmo evitata e forse avremmo avuto qualche vittima in meno". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a Telelombardia, parlando dell'emergenza coronavirus. Alla domanda se si aspettasse un incremento cosi' rapido dei casi, il governatore ha aggiunto: "Io temevo una cosa di questo genere perche' avevo letto attentamente quello che la stampa scriveva, in particolare avevo letto un'intervista del presidente della Cina che aveva definito il Coronavirus la piu' grande evenienza sanitaria del suo Paese. E dato che il presidente della Cina parla poco e ancor piu' di rado dice cose non vere, perche' non ha bisogno di fare sensazionalismo, questa cosa mi aveva molto preoccupato"

 

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