“Così saltano le primarie”: sale la febbre su Sala - Affaritaliani.it

Milano

“Così saltano le primarie”: sale la febbre su Sala

di Francesco Floris

Beppe Sala, i dubbi sul futuro e quel suggerimento (non richiesto) di Repubblica: “Aspettare Natale”

“Così saltano le primarie”: sale la febbre su Sala

Ricandidarsi a sindaco di Milano? Beppe Sala “scioglierà la riserva con i tempi che si è dato”. Così in una lettera a Repubblica la segretaria del Pd metropolitano Silvia Roggiani. Ma “i tempi” sono diversi a seconda di chi si ascolta. Proprio il quotidiano diretto da Maurizio Molinari ha suggerito (suggerimento non richiesto?) a Sala di attendere fino a Natale prima di sciogliere i dubbi sul suo futuro. Un'attesa di ulteriori quattro mesi (considerato che dirlo a Natale vuol dire non poter far nulla almeno fino a metà gennaio) che però, in caso di mancata disponibilità da parte dell'ex manager a correre di nuovo per Palazzo Marino, bloccherebbe sul nascere qualunque ipotesi di elezioni primarie dentro il centrosinistra. Non ci sono infatti i tempi, fra gennaio e maggio 2021, per una doppia campagna elettorale fatta di primarie più le elezioni comunali. Non nell'anno del Covid, dei circoli e delle sezioni chiuse, degli eventi in teleconferenza.

Attendere una decisione sotto l'Albero? Un'ipotesi che non convince molti. Sia fra i dem che nel centrosinistra allargato di coalizione. “Sala ha più volte dichiarato che svelerà le sue intenzioni dopo il Referendum e le Regionali di settembre – dice ad Affaritaliani.it Milano il consigliere comunale Alessandro Giungi del Pd – e il sindaco è una persona seria che fa ciò che dice”. “Io sono perché si ricandidi e continui a fare il sindaco – prosegue –. Ma se non accadesse nessun dubbio sul fatto che il timing sia quello da lui indicato ed eviterei di tirarlo per la giacchetta per allungare o accorciare le tempistiche della sua decisione”.

Anche per gli alleati renziani una eventuale scelta a dicembre solleva più di un malumore. Natale? “Non ci sarebbe spazio per fare le primarie – dichiara ad Affaritaliani.it Milano Gianluca Pomo, coordinatore provinciale di Italia Viva. – Sala si prenda pure i suoi tempi ma una scelta fatta a dicembre sarebbe almeno inusuale” perché “un annuncio dopo le Regionali dà il tempo di fare delle primarie allargate di coalizione” mentre in caso contrario “rimangono quattro mesi per fare tutto e trovare una candidatura forte per battere il centrodestra in così poco tempo è complicato”.

Il nodo primarie è cruciale anche per l'ex segretario metropolitano del Partito democratico, Roberto Cornelli, per quattro anni alla guida dei dem nella provincia di Milano: “Penso che il sindaco sia anche il leader di una coalizione e deve farsi carico non solo di una sua eventuale ricandidatura ma anche, qualora non fosse disponibile, di dare il tempo perché avvenga quel processo politico di partecipazione che porta alla selezione del nuovo candidato e di cui le primarie sono lo strumento principale.”. “Immagino – aggiunge Cornelli – che non si andrà oltre l'autunno per un annuncio ufficiale da parte di Sala”. Natale? “Creerebbe dei problemi: i tempi sono necessari anche per la sua di ricandidatura e per poter iniziare bene la campagna elettorale”.

Francesco Floris/Fabio Massa

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