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Covid, Gallera: "I numeri cresceranno ancora, obiettivo preservare il Natale"
Giulio Gallera

Covid, Gallera: "I numeri cresceranno ancora, obiettivo preservare il Natale"

La situazione negli ospedali della Lombardia "non e' paragonabile a quella vissuta marzo quando eravamo arrivati ad avere 12mila posti letto nelle pneumologie mentre oggi ne abbiamo 2.300, e ne avevamo 1.800 nelle terapie intensive, oggi 231. Pero' sta crescendo ed e' evidente che qualunque azione mettiamo in campo oggi i risultati li vedremo tra 15 giorni". Cosi' l'assessore regionale al Welfare della Lombardia Giulio Gallera, in collegamento con Mattino 5. "Ci stiamo preparando al fatto che questi numeri continueranno a crescere in maniera significativa per almeno 15 giorni" ha sottolineato. L'assessore ha poi spiegato che al momento sono state sospese le attivita non urgenti nei presidi territoriali lasciando negli hub la cura dei pazienti Covid piu' complessi e altre patologie piu' gravi, cosi' come l'attivita' ambulatoriale. Apriamo spazi per il Covid ma cerchiamo di mantenere attive le altre attivita'".

Le nuove restrizioni imposte per limitare la diffusione del Covid previste nell'ultimo Dpcm riusciranno a preservare il Natale? "E l'obiettivo che ci siamo posti. Con le nostre ordinanze e adesso con il governo. Sono misure rigide che hanno l'obiettivo di far scendere una curva che sta salendo in maniera esponenziale". Cosi' l'assessore al welfare della Lombardia Giulio Gallera in collegamento su Mattino 5 ha replicato alla domanda se le nuove misure ci permetteranno di vivere un Natale piu' sereno. "Siccome il virus si propaga con uno sviluppo matematico, o noi mettiamo in campo misure forti che impediscono la diffusione o ahime' la curva diventa sempre piu' alta e i sistemi sanitari non reggono piu'" ha sottolineato.

Su quanto fatto per prepararsi alla seconda ondata, in questi mesi, Gallera rivendica che come Lombardia "hanno fatto tantissimo". "Oggi - continua - la nostra capacita' di fare tamponi e' enorme e imponente, la media dei tamponi e' piu di 30 mila, isoliamo le persone, ma tutto questo non e' sufficiente. Il numero di asintomatici e' particolarmente ampio, se ne individua una parte. Non c'e' sistema sanitario al mondo che e' in grado da solo di reggere" ammette. "Questo virus si combatte solo con il distanziamento, non c'e' un altro strumento ora, non abbiamo un vaccino o cure preventive" ricorda Gallera. Dunque anche epr il futuro bisogna "provare a convivere con il virus, modificando alcuni comportamenti e lasciando lavorare parte dell'economia, che ha imparato ad adottare regole che evitano il contatto". Per Bar, ristoranti e per il comparto dei divertimenti si devono prevedere misure strutturali di sostegno.

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