Covid, i parenti delle vittime a Mattarella: "Lombardia ancora non seria"
Il Comitato Noi Denunceremo lamenta con una lettera a Sergio Mattarella la "mancanza di serieta'" da parte della Regione Lombardia nella gestione dell'epidemia
Covid, i parenti delle vittime a Mattarella: "Lombardia ancora non seria"
In una lunga lettera a Sergio Mattarella, il Comitato Noi Denunceremo, che raccoglie i familiari delle vittime del Covid, lamenta, tra le altre cose, la "mancanza di serieta'" da parte della Regione Lombardia nella gestione della fase attuale dell'epidemia.
"A oggi, in Lombardia, epicentro della seconda ondata, dovrebbero esserci 200 unita' speciali di continuita' assistenziale operative. Sono state allestite? A noi sembra di no. A Milano ne risulterebbero operative una decina sulla trentina previste. A Brescia dodici su venticinque. A Bergamo addirittura sei. Persino seicento medici lombardi hanno sottoscritto una lettera inoltrata a Regione Lombardia ed al Ministero della Salute evidenziando le gravi carenze nel potenziamento della medicina territoriale lombarda in vista di una seconda ondata".
Non piace nemmeno "la risposta a questo nuovo sovraffollamento delle terapie intensive a Milano", quella di un coprifuoco che viene definito "simbolico" e della possibile chiusura della piccola e media distribuzione nel fine settimana. "Ecco, questo e' il modo in cui in Lombardia ci apprestiamo ad una seconda ondata: con promesse mancate ed azioni simboliche. Ieri hanno chiuso la Lombardia prima e l'Italia poi per non chiudere Nembro ed Alzano. Oggi, penalizzano l'intera Lombardia per non chiudere Milano e provincia. Forse, in Regione Lombardia hanno il vezzo di fare diventare problema di tutti il problema di qualcuno. Forse, in questi mesi abbiamo mancato di porci a monte una domanda fondamentale: chi si appresta ora a gestire una seconda ondata ha dimostrato di avere le competenze e la credibilita' per ripresentarsi a farlo? A noi (e non solo a noi) sembra di no... Se questa e' serieta'".
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