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Covid, il sindaco di Bergamo querela il negazionista Montesano
Covid e bare a Bergamo: il tweet negazionista di Tommaso Montesano

Covid, il sindaco di Bergamo querela il negazionista Montesano

Covid, tweet negazionista del giornalista Tommaso Montesano sulle bare di Bergamo. Anche il sindaco della città orobica Giorgio Gori, insieme alla sua Giunta, procede con la querela nei confronti di Montesano: “Le bare di Bergamo stanno al Covid19 come il lago della Duchessa sta al sequestro Moro”, aveva twittato, di fatto lasciando intendere che la triste processione durante la prima pandemia fosse una messinscena. Giovedì 17 febbraio si è riunita la Giunta bergamasca. Ed è maturata la decisione di procedere per vie legali.

Montesano, la querela dei familiari delle vittime di Bergamo

Prima di Gori, anche i familiari  delle persone morte per Covid che avevano i loro cari nelle bare sui camion di Bergamo avevano querelato il giornalista di 'Libero' Tommaso Montesano per "il gravissimo vilipendio alla memoria e alla dignita' di migliaia di vittime" in relazione al tweet negazionista. "La querela riguarda simbolicamente tutti i familiari che hanno avuto i loro cari su quei camion militari - ha spiegato all'AGI l'avvocato -. Familiari che hanno per primi il sacrosanto diritto a indignarsi per un' ulteriore mancanza di rispetto per il dolore che gia' hanno vissuto, un altro pezzo di dignita' tolta ai propri cari, quei corpi accatastati cui e' stata negata la dignita' della sepoltura e che erano invece trasportati con rispetto e dignita' dai militari che quei camion guidavano".

Tweet negazionista di Montesano, cosa rischia il giornalista

I reati ipotizzati sono 'villipendio contro la pieta' dei defunti' e diffamazione aggravata. "E' palese l'intento vergognosamente offensivo e diffamatorio del signor Tommaso Montesano - si legge nella querela - tanto piu' grave perche' attuato nello svolgimento della professione giornalistica e amplificato per mezzo di un social network, teso a negare una delle verita' storiche piu' tristi del dopoguerra e a offendere non solo la sottoscritta ma anche la memoria di quei feretri, di quelle vittime morte nell'abbandono dai propri cari. L'unico suo fine era quello di screditare e infamare le vittime e con esse il dolore di tutti i familiari al solo esecrabile fine di abbracciare teorie negazioniste pericolose anche sotto il profilo dell'incitamento all'odio e della stessa salute pubblica".

"Bare di Bergamo come il lago della duchessa del sequestro Moro"

"Le bare di Bergamo stanno al Covid 19 come il lago della duchessa sta al sequestro Moro": il tweet shock di Tommaso Montesano, figlio dell'attore No Vax Enrico e giornalista del quotidiano Libero, aveva da subito indignato la rete.  Una correlazione di matrice puramente negazionista che ha portato la stessa redazione del quotidiano a dissociarsi dall'intervento, con scuse alle famiglie delle decine di migliaia di persone che hanno perso la vita a causa della pandemia. Il direttore Alessandro Sallusti ha chiesto inoltre la sospensione del giornalista.

Qual è la storia del lago della Duchessa e di Aldo Moro?

Ma a cosa fa riferimento il paragone usato da Montesano? Il 18 aprile 1978 un giornalista del Messaggero ricevette una soffiata su un comunicato delle Brigate Rosse che annunciava “l’avvenuta esecuzione del presidente della Dc Aldo Moro, mediante ‘suicidio’” e forniva le coordinate per recuperarne la salma “immersa nei fondali limacciosi del lago Duchessa, al confine tra Abruzzo e Lazio”. Una falsa pista.

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