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Covid in Lombardia, nessun nuovo caso a Lodi. Sono 28 i decessi

Covid in Lombardia, nessun nuovo caso a Lodi. Sono 28 i decessi

Diminuiscono i ricoverati nelle terapie intensive (-7) e nei reparti (-75). E nessun nuovo caso in provincia di Lodi. A fronte di 15.287 tamponi effettuati, sono 637 i nuovi positivi (4,1%). I guariti/dimessi sono 4.618. Ventotto i decessi

I dati di oggi:

 

- i tamponi effettuati: 15.287 (di cui 11.385 molecolari e

3.902 antigenici) totale complessivo: 9.579.976

- i nuovi casi positivi: 637 (di cui 47 'debolmente positivi')

- i guariti/dimessi totale complessivo: 727.433 (+4.618), di cui

3.507 dimessi e 723.926 guariti

- in terapia intensiva: 535 (-7)

- i ricoverati non in terapia intensiva: 3.215 (-75)

- i decessi, totale complessivo: 32.973 (+28)

 

I nuovi casi per provincia:

 

Milano: 306 di cui 104 a Milano città;

Bergamo: 42;

Brescia: 64;

Como: 8;

Cremona: 8;

Lecco: 10;

Lodi: 0;

Mantova: 26;

Monza e Brianza: 76;

Pavia: 7;

Sondrio: 3;

Varese: 67.

Vaccinazioni, Moratti: "Nelle carceri lombarde situazione sotto controllo"

I contagi da Covid negli istituti penitenziari lombardi sono sotto controllo. Lo spiega Letizia Moratti, vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia. Ad oggi, su 7.700 detenuti, tutti asintomatici, 28 risultano positivi."Regione Lombardia in ambito penitenziario - dice Letizia Moratti - ha utilizzato azioni di diagnosi e contact tracing molto avanzate. Esse hanno consentito un immediato avvio della campagna vaccinale." La campagna infatti procede in modo efficace. Oltre il 60% dei detenuti ha ricevuto la prima dose, con punte dell'80% in istituti strategici come: Milano Opera, San Vittore, Bollate, Monza, Brescia. Sono invece circa il 30% quelli che hanno ricevuto anche la seconda dose.

Inoltre a San Vittore, a Milano, in via sperimentale, è stato testato l'utilizzo dei tamponi salivari. Un'indagine condotta in collaborazione col gruppo di lavoro del professor Gianvincenzo Zuccotti, preside della facoltà di Medicina dell'Università Statale di Milano. I risultati presentati per la pubblicazione alla rivista 'Frontiers in Public Health' hanno mostrato un'affidabilità del 98-99%."Era importante porre la massima attenzione all'interno di strutture come le carceri - conclude Letizia Moratti - per evitare la diffusione del virus e l'insorgere di pericolosi focolai. Regione Lombardia l'ha fatto, da una parte attraverso un'azione di monitoraggio e di contact tracing con i tamponi; dall'altra procedendo alla vaccinazione del personale di Polizia penitenziaria e detenuti con percentuali significative".

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