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Covid, la Svizzera ferma i treni dall'Italia: 'a terra' 5mila frontalieri

Covid, la Svizzera ferma i treni dall'Italia: 'a terra' 5mila frontalieri

A partire da giovedi' 10 dicembre, fino a nuovo avviso, sono interrotti i collegamenti ferroviari tra Svizzera e Italia, secondo quanto comunicato dalle Ferrovie federali svizzere (Ffs), che legano la decisione alle nuove misure contenute nel Dpcm adottato dal governo italiano. Lo riportano i media elvetici. Come riferisce la tv pubblica Rsi, "nessun treno potra' piu' varcare il confine italiano, se non rispettando norme che gli addetti ai lavori svizzeri giudicano inattuabili, come ad esempio il controllo della febbre di ogni singolo passeggero". Sia il traffico a lunga percorrenza che quello regionale Tilo sono interessati dalla nuova misura. Per quanto riguarda i convogli a lunga percorrenza, gli Eurocity continueranno a circolare normalmente in territorio elvetico, ma si fermeranno al confine. "La sospensione del traffico transfrontaliero Tilo per il momento e' limitata a tre giorni, in attesa di chiarimenti con le autorita' italiane, mentre i convoglicircoleranno normalmente in territorio svizzero", riporta Rsi citando Ffs.

Terzi (Regione): "Pasticcio determinato dall'ultimo Dpcm"

Un annuncio che ha avuto forti reazioni soprattutto in Lombardia, in quanto riguarda diverse migliaia di frontalieri, 5mila il numero stimato, che ogni giorno si recano a lavorare in territorio elvetico. Così l'assessore ai Trasporti Claudia Maria Terzi: "L'interruzione dei treni tra Italia e Svizzera, annunciata dalle Ferrovie elvetiche, e' figlia di un pasticcio determinato dall'ultimo dpcm che introduce norme eccessivamente burocratiche per i viaggiatori in ingresso dalla Svizzera. E' necessario che il governo rimedi nel piu' breve tempo possibile al danno arrecato ai lombardi e in particolare ai frontalieri".  "Scrivero' al ministro per chiedere interventi rapidi. E' del tutto evidente che il governo abbia emanato delle norme senza valutare le ricadute concrete, e gravi, per i lombardi", ha aggiunto.

"Auspichiamo che il ministro degli Esteri si attivi subito e dedichi la massima attenzione con la sua struttura a quanto potrebbe accadere dopo lo stop annunciato dei treni tra Svizzera e Italia, stop annunciato oggi dalle Ferrovie Federali Svizzere (FFS) in relazione alle norme dell'ultimo Dpcm". Lo dice Paolo Grimoldi, deputato della Lega e segretario della Lega Lombarda Salvini Premier. "Ovviamente auspichiamo che Di Maio affronti la questione con maggiore serietà o autorevolezza rispetto ai recenti fallimenti registrati dal suo ministero sui pescatori siciliani rapiti in Libia o sulla scarcerazione di Zaky in Egitto".

Governo al lavoro per sbloccare la situazione

"Per la questione relativa alla decisione unilaterale annunciata dalle Ferrovie Federali Svizzere penso che le prossime ore potranno portare novita'", scrive su Facebook il deputato ossolano Pd Enrico Borghi, della presidenza del gruppo parlamentare a Montecitorio. "Ho avuto stasera (ieri, ndr) - prosegue - un colloquio con la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli. Da sempre siamo sostenitori di un'armonizzazione delle misure di contrasto al contagio da Covid-19 tra Italia e Svizzera, perche' solo in questo modo si puo' davvero fermare il virus ed evitare decisioni unilaterali che non aiutano nessuno. In queste ore siamo al lavoro con tutte le autorita' coinvolte per chiedere di collaborare con l'Italia nei controlli disposti con l'ultimo dpcm, per evitare cosi' comportamenti difformi lungo i confini, e per evitare che venga interrotto il servizio ferroviario per i lavoratori frontalieri"

Trasporti: Mit conferma collegamenti ferroviari con Svizzera

Confermati i collegamenti ferroviari tra Italia e Svizzera: e' l'esito del colloquio di oggi tra la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, e la sua omologa e presidente di turno della Confederazione elvetica, Simonetta Sommaruga. Nel corso della telefonata c'e' stata ampia convergenza sulla necessita' di assicurare la continuita' del trasporto passeggeri tra i due Paesi. Al colloquio e' seguita una riunione tecnica in videoconferenza, alla quale hanno partecipato, oltre al Mit, i rappresentanti del Ministero dell'Interno, delle societa' ferroviarie italiane ed elvetiche. Durante la riunione sono state approfondite e individuate le soluzioni organizzative per assicurare il rispetto delle misure anti-covid e la continuita' del servizio di trasporto che nei prossimi giorni tornera' gradualmente alla normalita'. Le modalita' operative verranno definite attraverso un decreto interministeriale. Le ferrovie elvetiche riprogrammeranno il servizio regionale che tornera' regolare entro il fine settimana, con 171 collegamenti tra Canton Ticino e Lombardia, effettuati dalla societa' TILO (societa' partecipata al 50% Trenord-FFS). In particolare: verso Como-Milano da domani i pendolari frontalieri potranno cambiare treno nella stazione di Chiasso, dove si attestano le corse italiane e svizzere; verso Varese, invece, si dovra' attendere la riattivazione del servizio da parte delle ferrovie elvetiche. 

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