Milano
Cybersicurezza e difesa comune dei dati: il panel a Futuro Direzione Nord
L'Italia subisce il 10% degli attacchi cyber mondiali. Rosato (Copasir): “Siamo in guerra contro gruppi criminali e di potenze straniere. Solo con stretta collaborazione Occidente può affrontare le sfide”

Cybersicurezza e difesa comune dei dati: il panel a Futuro Direzione Nord
In Italia avviene il 10% dei cyber attacchi globali. È l’allarmante dato del report del Clusit, l'Associazione italiana per la sicurezza informatica, illustrato durante il panel ‘Cyber security: per una difesa comune dei dati’ avvenuto a 'Futuro Direzione Nord', la rassegna di convegni istituzionali promossa dalla Fondazione Stelline e organizzata il 9 maggio nella sede di Assolombarda a Milano. Un panel che ha visto protagonisti Nunzia Ciardi, vicedirettore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, Ettore Rosato, segretario del Copasir, Mario Nobile, direttore generale dell’ Agid (Agenzia per l’Italia Digitale), Alvise Biffi, CEO Secure Network e Vicepresidente Assolombarda con delega a Organizzazione, Sviluppo e Marketing, Anna Vaccarelli, Presidente del Clusit (Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica), Pierguido Iezzi, Direttore del BU Cyber Security Maticmind, e Giuseppe Mocerino, Presidente del Netgroup.
Ciardi (Agenzia per la cybersicurezza nazionale): "In aumento la forbice tra chi può investire e chi no"
“Come ACN – sottolinea Nunzia Ciardi – abbiamo appena nominato il comitato tecnico scientifico. I dati ci dicono che è in aumento la forbice tra chi può investire in cybersicurezza e chi non può investire: le grandi aziende hanno fatto grandi passi in avanti; le piccole e medie imprese invece soffrono ancora. Nessuno oggi può fare a meno di digitalizzazione spinta e quindi è necessario difendersi. Il tessuto economico del nostro Paese corre un rischio cyber, spesso però in maniera inconsapevole. Un software malevolo può bloccare una catena di montaggio molto più velocemente di qualunque crisi delle materie prime, mandare in crash siti di e-commerce, costringere dipendenti in cassa integrazione. Sono drammi industriali, commerciali e personali”.
Biffi: "In Assolombarda un board dedicato alla cybersicurezza"
Anche per questo Assolombarda cerca di fornire ai propri membri abilità necessarie per difendersi. “Da più di 12 anni – spiega Alvise Biffi - ha un board dedicato alla cybersicurezza che lavora attivamente per trasmettere le corrette competenze di base per le nostre aziende. Il problema primario è il senso di impotenza che alcune aziende provano: si chiudono a riccio. Le minacce sono uno tsunami e qualcuno sceglie di non metterci nemmeno l’impegno perché convinto di esserne comunque travolto. Lo vedono come un costo e non come un investimento, come gli struzzi mettono la testa sotto la sabbia. Invece bisogna metabolizzare che è un vero investimento per la sopravvivenza dell’azienda e la competitività. Vedo però finalmente una differenza nell’approccio”.
Nobile: "Cybersicurezza, serve anche una leva finanziaria"
“Oggi non sono necessarie solo competenze per pochi addetti ai lavori – rimarca Mario Nobile – ma soprattutto per l’utilizzatore finale. Stiamo lavorando su un’analisi, su una possibilità di trovare le compensazioni per consentire alle imprese di essere detassate per acquisti di prodotti e servizi digitali e la relativa formazione. Serve anche la leva finanziaria”.
Rosato (Copasir): "Siamo costantemente in guerra"
La chiosa tocca a Ettore Rosato, intervenuto in videocollegamento, che si concentra sulla sicurezza nazionale. “Siamo in guerra costantemente, sotto attacco di gruppi criminali e di potenze straniere. Noi saremo sempre dell'idea che ci vuole anche un quadro di lavoro europeo sul tema perché l'Occidente, l'Europa, gli Stati Uniti e gli Alleati solo con una stretta collaborazione possono affrontare le sfide che ci sono su questo”.
Vaccarelli: "La sicurezza digitale è parte della cura"
Anna Vaccarelli, Presidente del Clusit (Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica), ha sottolineato l'importanza della sicurezza digitale nel settore sanitario. Ha dichiarato: "La sicurezza digitale non è un optional, è parte integrante della cura". Secondo il Rapporto Clusit 2025, nel 2024 ogni 10 ore una struttura sanitaria nel mondo è stata vittima di un attacco informatico grave, con il 100% degli incidenti nel settore sanitario nazionale che ha avuto impatti gravi o gravissimi. Per Vaccarelli è necessario “un cambiamento culturale profondo e l'adozione di normative come la NIS2 e tecnologie come l’Intelligenza Artificiale per affrontare queste minacce”.
Iezzi: "Il cyber crime è una guerra economica per procura"
Il Direttore del BU Cyber Security di Maticmind, Pierguido Iezzi, ha evidenziato come il cyber crime sia diventato un vero e proprio strumento di guerra economica per procura. Ha affermato: "Il cyber crime non deve più essere considerato soltanto una minaccia criminale isolata: si è trasformato in un vero e proprio strumento di guerra economica per procura". Iezzi ha sottolineato che gli attacchi informatici mirano sempre più spesso a colpire settori strategici, destabilizzare economie avanzate e influenzare equilibri geopolitici, con gruppi cybercriminali che agiscono come 'attori ibridi' capaci di minare la sicurezza economica e informativa di intere nazioni.
Mocerino: "Serve un cloud europeo per la sovranità digitale"
Giuseppe Mocerino, Presidente del Netgroup, ha evidenziato la dipendenza dei sistemi operativi mondiali da tre aziende statunitensi, sottolineando la necessità di un cloud europeo per garantire la sovranità digitale. Ha dichiarato: "I sistemi operativi mondiali dipendono da tre aziende USA, c'è una questione urgente legata alla sicurezza strategica dei cittadini europei. Il sistema è soggetto a fragilità". Mocerino ha sottolineato che un recente blackout informatico causato dal blocco del cloud di Microsoft ha avuto ripercussioni globali, evidenziando la vulnerabilità dei sistemi attuali e la necessità di sviluppare infrastrutture digitali indipendenti in Europa.