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Milano
Donna uccisa al parco Villa Litta, morte legata a una catenina

Donna uccisa in parco a Milano: esito dell'autopsia tra 60 giorni
 

E' morta per una lesione alla carotide Marilena Negri, la donna di 67 anni uccisa ieri mattina intorno alle 7 nel Parco Villa Litta di viale Affori, a Milano. Sono questi i primi esiti dell'autopsia effettuata stamane nell'Istituto di Medicina Legale disposta dal pm Donata Costa che indaga per omicidio volontario a carico di ignoti.

La morte di Marilena Negri potrebbe essere legata a una catenina che la donna portava sempre al collo, stando a quanto riferito dai suoi familiari, e che non e' stata per ora trovata nella sua abitazione. Una ricostruzione plausibile dell'omicidio della 67enne uccisa nel Parco Villa Litta di viale Affori e' che l'aggressore abbia cercato di portare via l'oggetto prezioso e abbia finito, forse anche per una manovra maldestra, col colpire con un coltello la donna al collo causandole la ferita fatale. La catenina non e' stata trovata al collo del cadavere e, per il momento, manca all'appello nell'inventario dei preziosi posseduti dalla donna che stanno effettuando in queste ore gli investigatori. Prosegue intanto l'analisi dei filmati delle telecamere presenti nel parco.

Impossibile stabilire se Marilena Negri si sia difesa dal suo aggressore prima di essere uccisa ieri mattina intorno alle 7 nel Parco Villa Litta di viale Affori, a Milano. La donna, che era a spasso col suo cane, indossava dei guanti per proteggersi dal freddo, circostanza che impedisce di accertare l'eventuale presenza di dna di chi l'ha assalita sotto le sue unghie. Un elemento che rende ancora piu' difficoltosa l'indagine coordinata dal pm Donata Costa che e' in attesa dei primi esiti (risultati completi tra 60 giorni) dell'autopsia eseguita stamattina nell'Istituto di Medicina Legale. Nel frattempo, il magistrato ha concesso il nulla osta per la sepoltura della 67enne che, dopo essere rimasta vedova, aveva un nuovo compagno, sentito anche lui in queste ore come tutta la cerchia di amici e conoscenti di Marilena. Nessun conto in sospeso, nessuna situazione di tensione sembra essere emersa nella vita tranquilla di Marilena Negri che, come tutte le mattine, era uscita di casa per il giro col suo beagle Liz, tappa fissa prima della Messa quotidiana.

L'esame autoptico potra' chiarire, tra le altre cose, se l'assassino l'ha colpita standole di fronte o alle spalle. Intanto proseguono ad ampio raggio le indagini della Squadra mobile che, al momento, non puo' escludere l'ipotesi della rapina finita male. Sono stati ascoltati parenti e il nuovo compagno della Negri (che era vedova) ma l'attenzione e' concentrata sulle telecamere del Comune installate nel parco. Uno degli obiettivi si trova a pochi metri dal luogo dell'omicidio ma gli investigatori diretti da Lorenzo Bucossi mantengono il riserbo sul punto, senza chiarire se le immagini siano utilizzabili. 

L'autopsia dovra' determinare se a uccidere Marilena sia stata la ferita al collo, unica traccia evidente sul suo corpo dell'aggressione. Un taglio non profondo, si osserva in ambienti investigativi, che ha provocato la fuoriuscita di poco sangue. Non e' escluso, anche se per il momento e' una mera ipotesi, che la donna possa essere morta per la paura. La sua borsetta e' stata trovata completamente vuota, per terra solo le chiavi di casa e i sacchetti per raccogliere i bisogni del cane. Addosso non aveva alcun gioiello. A quanto si e' appreso, aveva lasciato il cellulare a casa. Gli investigatori della Squadra Mobile stanno facendo l'inventario dei preziosi per vedere se manca qualcosa all'appello. Gli inquirenti stanno anche valutando se possa esserci qualche analogia con la rapina di dieci giorni fa, sempre nei pressi del Parco di Villa Litta, ai danni di una mamma 33enne a spasso con la figlia di un mese. I risultati dell'autopsia eseguita stamattina nell'Istituto di Medicina Legale saranno completati tra 60 giorni. Nel frattempo, il magistrato ha concesso il nulla osta per la sepoltura della 67enne.

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