"E come energia, E come Europa: tariffe e approvvigionamenti": il panel a Italia Direzione Nord - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 17:37

"E come energia, E come Europa: tariffe e approvvigionamenti": il panel a Italia Direzione Nord

Gli approvvigionamenti energetici, le tariffe e le politiche di gestione a livello europeo: tutti temi trattati durante la XXVII edizione di "Italia Direzione Nord" alla Triennale di Milano

di Roberto Servio

"E come energia, E come Europa: tariffe e approvvigionamenti": il panel a Italia Direzione Nord

L'energia in tutte le sue sfaccettature, è il tema centrale del panel “E come Energia, E come Europa: tariffe e approvvigionamenti”, della XXVII Edizione di Italia Direzione Nord, la rassegna di convegni istituzionali ideata da Fabio Massa, promossa e organizzata dalla Fondazione Stelline di Milano il 24 novembre presso Triennale Milano. I relatori invitati in questo panel sono stati Stefano Besseghini, Presidente di ARERA, Massimo Sertori, Assessore agli Enti locali, Montagna, Risorse energetiche e Utilizzo risorsa idrica della Regione Lombardia, Giovanna Iannantuoni, Presidente MUSA e Presidente della Fondazione Bicocca, Roberto Tasca, Presidente di A2A, Emanuela Trentin, Amministratore Delegato di Veolia Italia e Silvia Chiassai Martini, Presidente della Fondazione CER Italia.

I loro interventi sono stati preceduti da una conversazione di Fabio Massa con il Ministro per gli Affari europei, Pnrr e Politiche di coesione Tommaso Foti. "Chi ha autonomia energetica ha anche autonomia politica, chi ha dipendenza energetica fatalmente poi paga un conto politico nel momento in cui vengono a mancare le forniture - ha osservato Foti - Molto spesso sentiamo parlare della Spagna perché il risparmio di energia costa meno. Nessuno ricorda che, oltre a un buon mix di rinnovabili, la Spagna ha un apporto significativo dal nucleare. Noi in Italia, ad esempio, non l’abbiamo".

 

Il primo a parlare dopo l'introduzione del Ministro è Stefano Besseghini, Presidente di ARERA, che conferma che pensare ora a una discesa significativa dei prezzi dell'energia sia un po’ naif: “C’è da dire che quest'anno abbiamo un andamento abbastanza destagionalizzato durante l'inverno, perché i prezzi sono relativamente alti ma anche relativamente stabili, il che naturalmente è un po' una mezza soddisfazione. L'abbiamo visto nella fase della crisi dei prezzi. L'autorità ha effettuato molti interventi, non tanto per cambiare la regolazione nella sua ontologia fondamentale, ma per renderla più flessibile e permettere agli operatori di operare in condizioni migliori”, ha osservato Besseghini.

Sull’efficientamento dell’idroelettrico è intervenuto l’assessore agli Enti locali, Montagna, Risorse energetiche, Utilizzo risorsa idrica, di Regione Lombardia, Massimo Sertori, secondo cui l’obiettivo è “aumentare la produzione da fonti rinnovabili e l'autonomia energetica in una regione come la Lombardia, che consuma 65 terawatt all'anno”, ha continuato Sertori, avvertendo che “lo dobbiamo fare in modo intelligente, non possiamo farlo in modo deregolato.”

Si è passati invece ai data center, e in particolare alla modalità di recupero del calore, con il Presidente di A2A Roberto Tasca: “Siccome l'impatto attribuito ai data center, anche stimando correttamente quelli che potranno essere effettivamente autorizzati, è significativo per quanto riguarda il consumo, possiamo recuperare calore - quindi abbattere sostanzialmente una parte dell'effetto negativo dato dal maggior consumo di energia -, per applicare il teleriscaldamento. Abbiamo anche la disponibilità ad attivare alcune partnership con coloro che intendono sviluppare data center, in particolare quando possono essere interconnessi direttamente con i nostri impianti. Questo ci permette di evitare l'accesso al sistema e fornire direttamente l'energia necessaria al data center”.

È invece Emanuela Trentin, Amministratore Delegato di Veolia Italia, a trattare il tema dell'efficienza energetica e della riqualificazione del parco edilizio: “L'Europa è l'entità che ha spinto più di tutti il rinnovo del parco edilizio, non solo residenziale, ma in generale, con la famosa casa green. Vediamo, da un lato una mancanza di una regolazione a livello europeo omogenea, dall'altra il fatto che non è stato tenuto conto del diverso stato del parco costruito nei diversi Paesi”. “Parliamo di un settore, quello dell'efficienza energetica, - ha aggiunto - che ha bisogno sempre di più di una riconoscibilità, di una riconoscenza da parte del regolatore, di chi definisce gli strumenti anche di supporto. Efficienza energetica vuol dire non tanto una regolazione dei consumi, ma vuol dire fare una serie di investimenti sull'involucro e soprattutto sulla parte impiantistica, che consentano l'ottenimento dei benefici in termini di riduzione dei consumi e delle emissioni.”

Si passa al mondo universitario e della ricerca con la Presidente MUSA e Presidente della Fondazione Bicocca, Giovanna Iannantuoni, che ha spiegato la ratio del progetto Musa sull' ecosistema dell'innovazione lombardo: “L'idea era proprio quella acquisire la sfida del mercato relativa alla competitività delle imprese. Se dobbiamo pensare ad un recupero della competitività europea, e quindi anche italiana, sui mercati internazionali delle nostre imprese, dobbiamo riflettere sui motori della crescita sui quali evidentemente l'Europa ha investito in maniera non coerente con quello che stava accadendo a livello internazionale, che sono da un lato il capitale umano e dall'altro l'innovazione tecnologica”, in quanto “se vogliamo dare al futuro del nostro Paese una sicurezza maggiore, una maggiore crescita, maggiori posti di lavoro, maggiore stabilità per i nostri figli, per le future generazioni, non si può prescindere dalle università.

LA XXVII EDIZIONE DI ITALIA DIREZIONE NORD: TUTTI GLI INTERVENTI

A chiudere il panel è la Presidente della Fondazione CER Italia, Silvia Chiassai Martini, che affronta gli ostacoli normativi e finanziari per le comunità energetiche rinnovabili: “Le difficoltà sono innanzitutto burocratiche, perché i tempi per le autorizzazioni per le realizzazione di impianti sono particolarmente lunghi. Inoltre non c’è stata la possibilità di sfruttare al massimo la cifra messa a disposizione dal Pnrr. Questa, a mio avviso, è l'unica operazione concreta che possiamo fare oggi, dai comuni ai cittadini, alle imprese, al terzo settore, alla Chiesa, per cercare di camminare in questa transizione ambientale, che non possiamo rimandare.”

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