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Milano
Ecomafie, procuratore Alfonso: regia unica dietro i roghi dei rifiuti

Ecomafie, procuratore Alfonso: regia unica dietro i roghi dei rifiuti

La Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati questo pomeriggio ha ascoltato il procuratore generale della Corte d’Appello di Milano Roberto Alfonso. Alfonso ha tracciato un quadro generale dell’attività inquirente nel distretto di sua competenza sul fenomeno dei roghi: “Al momento si contano 13 procedimenti presso la Dda di Milano, di cui dieci sono ancora nella fase delle indagini preliminari. Per almeno due è in corso la stesura delle richieste di misure cautelari. In tre procedimenti, riguardanti fatti molto gravi, c’è stato rinvio a giudizio, sono già state applicate le misure cautelari. Su 13, dieci riguardano fatti del 2018: significa che il fenomeno diventa sempre più grave, continua e si ripete sempre più spesso. Da qui la necessità di una maggiore attenzione e sempre più costante”.

Alfonso ha dato numerosi dettagli: “Il dato anomalo che ha incuriosito chi sta indagando è l’inversione di tendenza nei flussi. In molti casi la provenienza dei rifiuti è campana: la Dda ha individuato l’imprenditore campano, sa chi è, lo sta seguendo nelle indagini. Così come sa i nomi e i cognomi di alcuni ‘ndranghetisti che sono dietro ad alcuni di questi incendi”, ha spiegato Alfonso. “Le indagini portano gli inquirenti a dire che a loro giudizio c’è una regia unica, perché probabilmente ci sono stesse società che ricorrono in più parti, o ci sono società nelle cui compagine societarie c’è una stessa persona fisica”. Un coordinamento c’è tra la Dda di Milano e quella di Torino: “Ci sono stati incendi in Lombardia e in Piemonte che hanno indotto le due Dda a riunirsi e trovare punti in comune tra le indagini. Si ripetono i nomi delle società, si capisce che il fenomeno ha una regia e che può essere collegato a una serie di aziende interessate allo smaltimento di rifiuti”, ha detto Alfonso.


M5S, SU ROGHI QUADRO ALLARMANTE IN LOMBARDIA

"Il Procuratore generale della Corte d’Appello di Milano Roberto Alfonso ha delineato un quadro allarmante e peggiorativo del fenomeno dei roghi degli impianti rifiuti in Lombardia, 13 procedimenti sono presso la DDA di Milano di cui 10 relativi al 2018. Inquieta la presenza della criminalità organizzata, l’inversione dei flussi che arrivano dalla Campania e l’ipotesi di un’unica regia. Il Procuratore ha esplicitamente citato la ‘ndrangheta, ed i controlli amministrativi sono ancora parziali e la situazione potrebbe aggravarsi”. Lo dichiara Alberto Zolezzi, parlamentare del Movimento 5 Stelle membro della Commissione d’inchiesta sui rifuti. “ E’ positivo che presso il distretto di competenza del Procuratore Alfonso sia stata eseguita una mappatura sistematica dei capannoni e degli stabilimenti che possono ospitare rifiuti – spiega Zolezzi - Gli inquirenti caso per caso valutano richieste a vari organi territoriali” spiega Zolezzi. “Nel mio intervento ho sottolineato la necessità di collaborazione sistematica con le Camere di Commercio territoriale e con l’Albo dei gestori ambientali per avere in tempo reale le segnalazioni su situazioni anomale, i mancati pagamenti iscrizioni, appalti per la gestione di rifiuti vinti con eccesso di ribasso o acquisizione di immobili con autorizzazione semplificata alla gestione rifiuti” conclude Zolezzi.

 

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