Milano

Elezioni europee, candidatura di Alessandro Fermi: 'Più Lombardia in Europa'

Nicolò Rubeis

Per Fermi l'idea è quella "di poter rappresentare con forza gli interessi dei lombardi in Europa"

Elezioni europee, candidatura di Alessandro Fermi: 'Più Lombardia in Europa'

L'assessore a Università e Ricerca della Regione Lombardia Alessandro Fermi si candida alle europee con la Lega con l'obiettivo di diventare il primo comasco eletto al Parlamento europeo. Ed è proprio il legame con il territorio che ha spinto Fermi ad accettare la proposta di Matteo Salvini, arrivata anche in virtù dell'exploit dell'assessore alle scorse regionali, quando collezionò quasi 14mila voti. Lo slogan scelto dal leghista, che fino al 2021 aveva militato tra le fila di Forza Italia e che è stato anche presidente del Consiglio regionale, è 'Più Lombardia in Europa' accompagnato da un insolito colore rosa/magenta. "La sincerità è uno dei miei tratti caratteristici: questa non è una candidatura che avevo preventivato" ha spiegato Fermi durante una conferenza stampa al Pirellone a cui hanno partecipato anche il governatore Attilio Fontana, tutti gli esponenti leghisti della giunta e diversi consiglieri regionali.

Fermi: rappresentare con forza gli interessi dei lombardi in Europa

"Lo scorso anno abbiamo fatto un grande lavoro rivincendo in Lombardia. Speravo di fare lavoro ordinario, ma un mesetto fa Salvini e il segretario lombardo Fabrizio Cecchetti mi hanno chiesto di candidarmi - ha raccontato -. Ho fatto un ragionamento che va oltre le ambizioni e i desideri e ho considerato anche il fatto che la Lega mi ha accolto due anni e mezzo fa con la massima disponibilità e col massimo rispetto, permettendomi di ricandidarmi alle scorse regionali". L'idea è quella "di poter rappresentare con forza gli interessi dei lombardi in Europa". I temi non mancano, ma secondo Fermi bisogna partire dalla difesa "della nostra storia culturale" e "della nostra straordinaria storia economica" che "in alcuni casi è stata messa in discussione da scelte troppo ideologiche prese a livello europeo". Per esempio, "che l'Europa fissi degli obiettivi è corretto - ha aggiunto - che imponga come raggiungerli mi lascia invece qualche perplessità".

Fermi: rappresentare con forza gli interessi dei lombardi in Europa

Fermi è poi entrato subito nel vivo della contesa, parlando dei fondi di coesione europei, che in Lombardia valgono 4 miliardi di euro, e della possibilità che vengano ricentralizzati, secondo alcuni rumors che iniziano a circolare "anche a Roma". "Spero rimanga una boutade - ha commentato - ma se i fondi saranno ricentralizzati per noi sarebbe veramente un grosso passo indietro". Sul punto si è detto d'accordo anche Fontana. Per il governatore "sarebbe illogico" tornare a una gestione centralistica delle risorse, specie "in questo momento in cui stiamo andando verso forme di autonomismo. Sarebbe in controtendenza rispetto al resto del programma perché l'autonomia è uno dei punti fondamentali del governo". Ad ogni modo "penso che chiariremo la questione con il governo. Bisogna cercare di capire cosa rappresentano certe cose dette..." ha aggiunto il governatore prima di 'benedire' la candidatura di Fermi e assicurare che, al momento, non è stato fatto nessun ragionamento su un suo eventuale sostituto ("Perdo un validissimo collaboratore..." ha scherzato). Intanto bisognerà vedere se il leghista sarà eletto.

Concretezza, ascolto dei propri cittadini e legame col territorio

E non è detto che sarà l'unico della giunta che correrà per il Parlamento europeo. In casa Lega si era parlato anche di una candidatura dell'assessore alla Disabilità Elena Lucchini, che aveva fatto anche lei il pieno di preferenze nel Pavese alle scorse regionali. Opzione, però, che sembra già sfumata. Per quanto riguarda Fratelli d'Italia, invece, in campo ci sarà la sottosegretaria regionale a Sport e Giovani Lara Magoni. Più difficile che si candidi l'assessore al Turismo Barbara Mazzali. "Fermi è stato ed è un ottimo amministratore, una persona di grande esperienza e capacità che ha dimostrato di essere apprezzato sul territorio - ha osservato Fontana -. Credo anche che sia importante sottolineare come questo fa parte un po' del messaggio che la Lega ha trasmesso in questi anni. Concretezza, ascolto dei propri cittadini e legame col territorio sono cose che fanno parte del nostro Dna e credo che lo si debba sempre ribadire perché questo ci contraddistingue dagli altri partiti". Lo slogan scelto da Fermi è stato apprezzato anche dall'assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi, che in questi anni non ha risparmiato critiche verso le imposizioni dell'Unione europea, difendendo - specie nel caso dell'automotive - il principio della neutralità tecnologica richiamato anche da Fermi. Anche secondo l'assessore alla Montagna Massimo Sertori, che si candidò alle europee nel 2014, Fermi "può essere una persona che va nel posto giusto". "Mi sono quasi autoconvinto a votarmi" ha sorriso Fermi, ringraziando i colleghi della Lega per il supporto.







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