Elezioni, si lavora sugli 0-virgola. Il pronostico? Too close to call - Affaritaliani.it

Milano

Elezioni, si lavora sugli 0-virgola. Il pronostico? Too close to call

Ballottaggio: i sondaggi non si possono comunicare, ma girano eccome. L'aria che tira? Parisi e Sala troppo vicini per esporsi

di Fabio Massa

Certo, i sondaggi non si possono comunicare, per legge. Ma girano, eccome se girano. Facile intuire i possibili risultati. Una volta, ai tempi in cui si giocava la schedina nei bar, su una partita del genere si sarebbe dovuta mettere una doppia secca. E solo perché il pareggio non è contemplato. Quindi, qual è l’aria che gira nelle segreterie? Un po’ ovunque il tema è lo stesso: too close to call. Troppo vicini per chiamare un vincitore. Per esporsi. Sì, certo, i numeri ci sono, ma valgono come chiacchiere da bar. Più 3 per cento Parisi, no, più 3 per cento Sala. E c’è già chi pronostica che la notte dello spoglio sarà lunghissima. C’è chi pronostica che se davvero ci sarà uno distacco minimo, sotto i tremila voti, si potrebbe arrivare a una previsione di richiesta di riconteggio delle schede. Altra benzina sul fuoco, altro casino.

Questo scenario fa sì che nei due comitati si stia arrivando al nocciolo. Si raschiano i voti, si chiamano tutti. In via Casati, nella sede di Sala, pare di essere in un call center vero e proprio, con un corpus di oltre 40mila telefonate da fare entro e non oltre venerdì. L’impatto previsto è di 70-80mila persone contattate. Se anche la redemption fosse bassa, sarebbe comunque importante. E poi ci sono i temi che mobilitano l’elettorato. Parisi non è capitato a caso al mercato di via Papiniano insieme a Matteo Salvini. E Beppe Sala non ha fatto a caso l’uscita su Gherardo Colombo. Si tratta di mosse che non polarizzano il grande pubblico, ma che spostano piccoli pacchetti di voti. In uno scenario come quello attuale, piccole pepite d’oro. In ogni caso, come si diceva, troppo vicini per chiamare il vincitore. E per fidarsi di una qualunque previsione. La nottata sarà lunga, e ha ancora da passare.

@FabioAMassa
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