Milano

Ema a Milano, nasce l'intergruppo parlamentare. E Maroni "offre" il Pirellone

Presentato oggi l'intergruppo parlamentare a sostegno della candidatura di Milano come futura sede dell'Ema, l'agenzia del farmaco che lascerà Londra

Ema, per la candidatura di Milano nasce l'intergruppo parlamentare


A sostegno della candidatura di Milano come futura sede dell'Ema, l'agenzia del farmaco che lascera' Londra in seguito alla Brexit, scendono in campo anche i parlamentari di schieramenti opposti. All'azione del Comune di Milano, della Regione Lombardia e del Governo, adesso si aggiunge quella dell'intergruppo parlamentare presentato oggi a Palazzo Marino dalla deputata PD Lia Quartapelle insieme a Maurizio Lupi, Maria Stella Gelmini, Gabriele Albertini, Patrizia Toia, Francesco Laforgia, Emilia De Biasi. La sfida dell'Ema, che sta per arrivare a una svolta con la decisione del Consiglio Affari generali della Ue il prossimo 20 novembre, richiede "l'azione trasversale di tutte le istituzioni e di tutte le forze in campo" ha detto Quartapelle. Per il sindaco Giuseppe Sala "le partite per vincerle bisogna giocarle. Noi abbiamo questa opportunita' e dobbiamo giocarcela al meglio. Mi rincuora vedere questa grande partecipazione a questo percorso. Cio' che di buono avviene per Milano avviene per l'Italia". Un punto condiviso dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni: "il caso di Ema e' il caso di una operazione di unione del lavoro delle istituzioni per ottenere un risultato utile per l'Italia, per Milano e per la Lombardia".

Ema a Milano, Maroni: "Pirellone gratuito per un anno"


"Possiamo anche pensare di dare una disponibilita' iniziale a lasciare a carico di Ema le sole spese di manutenzione di Palazzo Pirelli e non un affitto: e' troppo importante avere la sede di Ema e possiamo permetterci di mettere a disposizione gratuitamente per qualche tempo la sede" fermo restando l'aiuto del Governo che ha gia' garantito di mettere a disposizione risorse per l'eventuale adeguamento degli spazi alle esigenze dell'Agenzia. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, oggi pomeriggio, a Palazzo Marino, alla presentazione dell'intergruppo parlamentare a sostegno della candidatura di Milano a ospitare Ema, l'Agenzia europea del farmaco.  Il dossier prevede gia' che il primo anno l'affitto del palazzo Pirelli sia gratuito, per poi incrementarsi gradualmente, fino ad arrivare dopo 4 anni, nel 2022 a raggiungere la cifra piena di 7 milioni di euro, la meta' di quello che Ema paga attualmente a Londra.

Maroni: "Ema a Milano, istituzioni italiane compatte"


"Iniziative come quelle di oggi sono preziose perche' fanno attivare all'estero l'idea che per una volta l'Italia e' l'Italia, una, con tutte le forze politiche e tutte le Istituzioni, che non si dividono su questo obiettivo - ha aggiunto Roberto Maroni -. Il 25 ci sara' un'altra iniziativa a Bruxelles, a cui noi parteciperemo, consapevoli di avere tutte le caratteristiche perche', alla fine, la decisione sia quella". "Abbiamo fatto un lavoro straordinario, con anche il coinvolgimento del Governo - ha sottolineato Maroni -, con il presidente Gentiloni che, pur non avendo seguito dall'inizio, ci ha messo la faccia: le Istituzioni italiane sono tutte compatte e c'e' tutto il mondo delle imprese accanto a noi. Adesso la partita si gioca sul piano dell'azione che il Governo deve fare". "C'e' ancora lavoro da fare, che il Governo sta facendo - ha concluso -: come Comune e Regione restiamo a disposizione, ma ci deve essere una regia e questa regia la fa il Governo. E' una partita complicata, non lo nascondiamo, ma sono convinto che piu' di cosi' non si potesse fare e confidiamo che l'azione del Governo, di cui apprezziamo lo sforzo, alla fine prevalga e faccia prevalere la logica dei dossier".

Ema, Sala: "Non è battaglia milanese ma dell'Italia"


"Abbiamo un mese e bisogna dimostrare che questa non e' la battaglia di Milano ma del Paese. Avere un'agenzia importante e' una cosa che darebbe un grande prestigio all'Italia". Il sindaco di Milano Giuseppe Sala lo ha detto durante la presentazione dell'intergruppo parlamentare a sostegno della candidatura di Milano a ospitare Ema, l'Agenzia europea del farmaco. Le possibili "rivali" di Milano nell'aggiudicarsi la sede di Ema, per il sindaco sono principalmente tre: "Barcellona, Amsterdam e Vienna - spiega - . Poi, a ognuna, pero', corrisponde una debolezza. In questo momento, ad esempio, in Spagna, c'e' il dibattito sull'indipendentismo; in Olanda ci sono gia' due agenzie; Vienna, soprattutto, dal punto di vista della sede, non puo' garantire granche'".  Detto questo Milano oggi ha un vantaggio in piu': il sostegno dell'intergruppo parlamentare, proprio a sottolineare che la partita e' sostenuta da tutta l'Italia. "Il colore politico permane - spiega Sala - nel modo di vedere le cose e in una sensibilita' a volte diversa. Pero', quando c'e' da raggiungere un obiettivo, soprattutto a livello internazionale, e' chiaro che l'unione fa veramente la forza".

Maroni no-limits: "Olimpiadi invernali 2026? Ci teniamo molto"


"Non ci poniamo limiti: sarebbero le Olimpiadi di Milano e della Lombardia. Siamo sicuri che sapremmo gestirle bene". Cosi' il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, oggi a margine di un convegno a Milano. Maroni ha spiegato: "Siamo riusciti ad ottenere la gara di coppa del mondo e la discesa libera (di sci, ndr.) che verra'  spostata a Bormio quest'anno". Poi ha aggiunto, riguardo al traguardo dei giochi olimpici in regione: "Ci teniamo molto e sono sicuro che sapremmo gestirli in modo tale da avere poi un ritorno maggiore di quello che e' avvenuto con le Olimpiadi invernali di Torino". Questo, insieme ad altri argomenti, sara' oggetto dell'incontro di domani con il primo cittadino milanese Giuseppe Sala: "domani incontrero' Sala su tutti i dossier aperti - che riguardano Regione e Comune - sono una cinquantina. Parleremo anche di questo".







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