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Milano
Ex chiesetta ospedale Bergamo non sarà moschea. Lega: basta fake news
La chiesa di Bergamo che potrebbe diventare una moschea

Ex chiesetta ospedale Bergamo non sarà moschea. Lega: basta fake news

Sulla notizia tornata in auge nei giorni scorsi sul fatto che la cappella della Chiesa Casa Frati di Bergamo potrebbe diventare una moschea, oggi l'on. Grimoldi ha dichiarato: "L'ex chiesetta dell'ospedale di Bergamo non diventerà una moschea perché la Regione eserciterà il diritto di prelazione. Basta fake news". Dopo l'assegnazione della cappella degli ex Ospedali Riuniti di Bergamo all'Associazione musulmani, che aveva espresso l'intenzione di farla diventare una moschea erano sorte parecchie polemiche.

Grimoldi, deputato della Lega e segretario della Lega Lombarda, ha sottolineato in una nota che "il governatore regionale Attilio Fontana venerdì ha chiuso la questione con questa dichiarazione: 'Intendiamo esercitare entro i venti giorni previsti il diritto di prelazione sull'ex chiesetta degli Ospedali Riuniti di Bergamo, con un progetto per l'utilizzo a fini culturali che è in via di definizione'", cita l'esponente del Carroccio riportando un post del presidente lombardo su Twitter. Grimoldi protesta inoltro contro "bufale gigantesche" che circolerebbero "per ignoranza e disattenzione", e ribadisce che "la chiesetta della 'casa dei Frati' a Bergamo, nell'area dell'ex ospedale Riuniti, non passerà alle associazioni islamiche e non diventerà una moschea". Con l'annuncio di Fontana "fine del balletto". Per il deputato "la vicenda è chiusa qui. Speriamo di non doverlo ripetere ancora".

Mesi fa Attilio Fontana aveva in effetto già detto sulla questione "Il simbolo della cristianità della cappella della Chiesa Casa Frati di Bergamo sarà salvaguardato perché Regione Lombardia farà valere il diritto di prelazione".  "La Chiesa dei Frati - aveva aggiunto Fontana - è vincolata dal ministero dei Beni culturali e la sua vendita può essere effettuata solo con le modalità disposte dal decreto legislativo n 42 del 22 gennaio 2004 in materia di Beni artistici, il quale prevede che la compravendita del bene possa avvenire solo se lo Stato, la Regione o il Comune non eserciti il diritto di prelazione dell'acquisto. Diritto di cui la Regione ha intenzione di avvalersi". Il governatore leghista aveva poi sottolineato di avere "già contattato telefonicamente padre Gheorghe Valescu, responsabile della comunità ortodossa rumena a Bergamo per rassicurarlo e illustrargli le azioni che la Regione metterà in atto per consentire alla comunità di non perdere il loro luogo di culto". 

 

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