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Milano
Expo, Procura ancora contro Sala. E contro il senso del ridicolo
Toga al palazzo di giustizia

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C'era una volta lo sprezzo del ridicolo. Ora, io cerco di essere una persona raziocinante. Ho detto fin da subito che a Beppe Sala bisognava dargli una medaglia, non un avviso di garanzia, per aver portato a termine Expo mentre gli altri rischiavano di farla fallire. E - badate bene - non è un sinistra contro destra. Perché è vero che Moratti ha vinto l'Expo e poi i litigi tra Lega, Forza Italia e Cl varia hanno fatto perdere letteralmente anni. Ma è anche vero che Renzi, come rivela nel suo libro il sindaco, voleva sostituirlo all'ultimo miglio, per fargli prendere i meriti e tagliare i nastri, con uno come Luca Cordero di Montezemolo. Cioè, capito, Luca Cordero di Montezemolo. Arrivava bello bello e si pigliava i meriti di Sala. Roba da matti. Comunque, a Sala l'hanno indagato. E vabbè. Poi l'hanno prosciolto. Ma ora, in questo scontro tutto interno alla procura, la Procura Generale pare (pare, perché sono anticipazioni di stampa, che essendo fatte da colleghi sopraffini, sono praticamente sempre vere) ecco, pare voglia ricorrere. A far che? Ad andare avanti in una battaglia stucchevole? Ma perché non smetterla e smetterla di coprirsi di ridicolo?

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