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Milano
Fabbrica del Vapore, Scavuzzo: "Incubatore culturale, e ora punto vaccini"

Fabbrica del Vapore, Scavuzzo: "Incubatore culturale, e ora punto vaccini"

“La vocazione della Fabbrica del Vapore è quella di mantenere l’attenzione sulla creatività giovanile, diventando un luogo permeabile alla città” e “da lunedì 8 marzo fornirà un ulteriore servizio alla città dedicando alcune aree alla vaccinazione anticovid": così la vicesindaco Anna Scavuzzo durante la commissione Consiliare Educazione, Istruzione, Università e Ricerca dedicata a valutazione della gestione dello spazio espositivo. “Dal 2014 questo spazio di 14mila mq è stato restituito alla città, dopo un importante lavoro di riqualificazione dell’ex area industriale di cui era costituito. Abbiamo lavorato in giunta per scegliere delle manifestazioni espositive che andassero incontro ai gusti e alla sensibilità dei più giovani e abbiamo valorizzato il modello della coproduzione, avvalendoci della collaborazione di soggetti terzi”, ha affermato il vicesindaco, "Dall’Esercito di Terracotta cinese alla mostra dedicata a Harry Potter con la Warner Bros, molte di queste coproduzioni sono state un vero successo".

“Nel 2015 sono poi state approvate le linee di indirizzo per lo spazio bar, che non è pensato solo come luogo di appoggio per il pubblico della Fabbrica ma anche come spazio di aggregazione per l’intero quartiere”. “La gestione diretta degli spazi da parte del Comune ha avuto molti aspetti positivi, ad esempio quello di rispondere al bisogno di spazi non eccessivamente onerosi per promuovere l’accesso di artisti esordienti”, ha spiegato Scavuzzo, “Abbiamo riscontrato però anche delle criticità: la complessa manutenzione della struttura e il numero delle persone che lavorano in Fabbrica, troppo basso per gestire uno spazio così grande”. “Abbiamo lavorato molto anche sul nostro posizionamento sui social, rilevando una considerevole crescita dei numeri. È nata anche un’associazione temporanea che si chiama Vapore alla quale sono associati dieci concessionari su undici”. “Sicuramente abbiamo bisogno in città di un incubatore culturale”, ha concluso Scavuzzo, “La durata triennale non è semplice per operatori che facciano investimenti, anche perché la manutenzione ordinaria assorbe molto in termini di risorse. Abbiamo cercato di fare un coordinamento dell’attività dei concessionari senza riuscirci appieno, ma riuscendo comunque ad avere il polso della situazione. La modalità della concessione come l’abbiamo intesa finora andrebbe rinnovata perché non permette ai più piccoli di afferire a degli spazi condivisi”.

Durante la commissione  i consiglieri Riccardo De Corato (FdI) e Alessandro De Chirico (FI) hanno posto l’accento sulla necessità di sgomberare gli stabili di via Luigi Nono occupati abusivamente dal 2018 dal collettivo il Tempio del Futuro Perduto. De Corato ha dichiarato: “L’area è stata messa a bando, ma non è ancora stata sgomberata. Chi farebbe un’offerta per un edificio occupato? Nel caso sarebbe un’offerta deprezzata. Il vicesindaco Scavuzzo ha fatto un appello che non ha sortito alcun risultato. Se la giunta continuerà a non assumersi la responsabilità della situazione e a non mettere in atto misure per sgomberare lo stabile, manderò un fascicolo alla Corte dei Conti”.

“Non ho mai fatto un appello agli occupanti”, ha risposto il vicesindaco Anna Scavuzzo, “Abbiamo fatto due denunce ed è in corso un processo penale. Non è così facile sgomberare uno stabile, alcuni edifici a Milano sono occupati da oltre 40 anni. Non c’è un problema di deprezzamento perché non abbiamo intenzione di vendere l’area, ma stiamo lavorando sulla progettualità per trovare un operatore che si faccia carico dei lavori necessari a ristrutturare il lotto. Gli occupanti non hanno mai trovato una sponda in Comune, ho semplicemente risposto alla loro richiesta di regolarizzazione spiegando che non è questa la procedura a seguire. Tutti hanno il diritto di esprimere la creatività ma con le stesse regole”. In risposta all’accusa di De Corato di aver pubblicizzato l’attività del Tempio del Futuro perduto sul sito del Comune, il vicesindaco ha dichiarato: “L’assessore alle Politiche sociali Gabriele Rabaiotti ha avuto notizia del ‘muro della gentilezza’, un’iniziativa di solidarietà pregevole, senza sapere che gli autori fossero gli occupanti. La sua lode era rivolta all’iniziativa in sé e non ai promotori”.

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