Fase 2: ambulanti davanti Comune Milano: "Noi discriminati, Governo assassino" - Affaritaliani.it

Milano

Fase 2: ambulanti davanti Comune Milano: "Noi discriminati, Governo assassino"

Gli ambulanti chiedono un incontro con il sindaco. Tensione alta davanti a Palazzo Marino: "Ladri corrotti e venduti". L'accordo: riapertura il 25 maggio

Fase 2: protesta ambulanti Milano davanti Comune, noi invisibili

Venditori ambulanti e fieristi hanno manifestato davanti la sede del comune di Milano perche' "dimenticati" in questa fase delicata di ripresa: nei mercati a Milano e' ammessa solo la vendita di generi alimentari. L'abbigliamento e tutto il resto e' escluso. I manifestanti sono circa 200, ed e' difficile rispettare le distanze di sicurezza. Tutti espongono un cartello e molti sventolano il tricolore. Hanno intonato anche l'inno di Mameli.

Sugli striscioni le scritte: "Centri commerciali aperti, fiere e sagre chiuse, perche'?", e ancora "Ridateci le fiere" e "Noi siamo gli invisibili". Se la situazione e' "critica" per chi vende abbigliamento anche per chi vende generi alimentari non e' rosea: sono stati aperti 26 mercati su 94, noi ad esempio - spiega un'ambulante - lavoriamo solo 2 giorni alla settimana". Sono molti, e continuano ad aumentare di numero, i manifestanti che si sono radunati davanti palazzo Marino per chiedere che il Comune dia anche a loro, gli ambulanti, la possibilita' di tornare a lavorare in mercati, fiere e sagre. Con un megafono urlano "lavoro, lavoro". In mattinata una piccola delegazione dovrebbe essere ricevuta dal Direttore dell'area commercio del comune di Milano. 

c' stata tensione alla manifestazione degli ambulanti fuori dal Comune di Milano, in piazza Scala, che chiedono di poter tornare a lavorare nelle fiere e nei mercati cittadini. La rabbia dei lavoratori e' aumentata dopo il confronto con l'amministrazione e molti di loro, in centinaia, sono assembrati davanti alla sede del Comune urlando "ladri, venduti e corrotti". Dopo il confronto, spiegano che i rappresentanti dell'amministrazione "ci hanno detto che l'obiettivo e' aprire tutti i mercati il piu' velocemente possibile ma non c'e' una data ben precisa - ha detto Nicola Zarrella, presidente di Eurocommercio, che ha indetto la protesta - devono ancora lavorare questa settimana sperando che possa essere all'inizio della prossima percio' in mano non abbiamo nulla. Ci aspettavamo almeno di poter parlare con il sindaco e con l'assessore Cristina Tajani". Nel frattempo sono arrivate sul posto 6 camionette della polizia, ma i manifestanti non sembrano preoccupati, anzi si stanno avvicinando agli agenti per spiegare le loro ragioni. 

L'accordo: entro  il  25 maggio riaprono tutti i mercati cittadini

Entro  il  25 maggio riapriranno tutti i mercati cittadini, e non solo i 26 che avevano avuto l'autorizzazione ad aprire. E' l'accordo a cui e' arrivata una delegazione di venditori ambulanti e fieristi durante l'incontro che si e' da poco concluso, con l'assessore al commercio del Comune di Milano Cristina Tajani. Un incontro concesso dopo una lunga mattinata di protesta: oltre 200 manifestanti si erano riuniti davanti palazzo Marino, chiedendo misure per il lavoro. "Il risultato e' stato molto positivo - commenta con l'AGI, Nicola Zarrella, vice presidente Euro imprese al termine della riunione -. Abbiamo illustrato le nostre richieste e anche i dubbi su un'apertura con i contingentamenti all'ingresso, e l'assessore Tajani era d'accordo con noi. Alla base di tutto c'e' l'interpretazione di una norma: e cioe' secondo noi, il Comune puo', e non 'deve', contingentare l'ingresso ai mercati. Quello che abbiamo chiesto e' di dare la responsabilita' a ogni operatore di far rispettare le distanze di sicurezza davanti al proprio banco, magari con dei cerchi di gesso per terra. Se un banco e' di 4 metri, al massimo faremo fermare 4 persone, ognuna a distanza di un metro, con mascherina e guanti. E ogni banco avra' del gel disinfettante a disposizione dei clienti". Per Zarrella contingentare l'ingresso a tutta l'area del mercato con le transenne "equivarrebbe a transennare corso Buenos Aires o la Galleria Vittorio Emanuele. Perche' li' allora non si fa? Due pesi e due misure". "Dall'assessore Tajani abbiamo avuto la promessa - spiega - che lavoreranno giorno e notte per poter arrivare a un Piano di aperture per tutti i 96 mercati cittadini".

Gli ambulanti per evitare altri problemi di interpretazione della norma nel resto della Lombardia, hanno coinvolto anche la Regione. "Abbiamo gia' sentito al telefono il presidente delle attivita' produttive. Chiediamo che diano la possibilita' a tutti i 500 comuni della Lombardia di decidere sul contingentamento dei mercati". Dopo una protesta durata quasi 7 ore e che ha richiesto anche la presenza, non l'intervento, di sei camionette della polizia, i manifestanti liberano la piazza.








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