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Milano
Ferretti: "In attesa di una data con l'Inter. Spero nello stadio a Rozzano"
Il sindaco di Rozzano, Gianni Ferretti

Ferretti: "In attesa di una data con l'Inter. Spero nello stadio a Rozzano"

"Con l'Inter siamo in attesa di fissare una data. Io mi auguro fermamente che il loro progetto per la costruzione dello stadio si concretizzi qui a Rozzano. Quando vorranno siamo disponibili". Il sindaco di Rozzano Gianni Ferretti non ha dubbi: "Sarebbe un enorme opportunità per la città e per l'indotto che l'impianto creerebbe" commenta in un'intervista ad Affaritaliani.it Milano. L'Inter, come spiegato recentemente dal ceo nerazzurro Alessandro Antonello, ha identificato un'area a Rozzano e firmato un'esclusiva fino ad aprile 2024. "Sicuramente la zona è adatta - spiega Ferretti - c'è già la metropolitana, la Milano-Genova, la statale 35 e le tangenziali".

Sindaco Ferretti, l'Inter aspetta l'approvazione del Pgt e conta di iniziare a valutare la fattibilità del progetto già da gennaio.

Siamo in attesa di fissare una data ma saremo pronti anche prima di gennaio. Il Pgt va in adozione definitiva nella prima settimana di ottobre. Quando lo vorranno noi saremo a disposizione.

Anche a Rozzano troverà l'opposizione degli ambientalisti?

Figuriamoci... senza ombra di dubbio. Sono posizioni che io non condivido ma ognuno porta avanti le proprie battaglie. Quell'area è destinata comunque a ospitare, anche senza lo stadio, delle residenze e dei progetti commerciali. Per cui la scelta non è tra verde e stadio. La scelta è tra case, uffici, alberghi e attività e lo stadio. E credo che non ci sia neanche bisogno di dire quale sarebbe l'opzione migliore.

A Milano la maggioranza era divisa e anche tra le opposizioni c'erano idee contrastanti. A Rozzano?

Gli unici dall'opposizione che si sono messi veramente di traverso sono i 5Stelle. Il Pd, invece, mi sembra abbastanza spaccato. Io mi auguro fermamente che il progetto dell'Inter si concretizzi. Ma vorrei dire un'altra cosa, anche se non gioca a mio favore.

Prego.

Hanno abbattuto Wembley, hanno fatto l'Allianz Arena, rifatto il Bernabeu e stanno facendo la stessa cosa con il Camp Nou a Barcellona. Perché a Milano non si poteva fare? Ad ogni modo non ci sarebbe niente di scandaloso nello stare fuori dalla città.

Ormai c'è anche un vincolo della Sovrintendenza sul secondo anello di San Siro.

Con questa giunta non penso che smentiranno sé stesi e rimarranno comunque sulle loro posizioni. Però credo che un vincolo, attraverso il governo, potrebbe anche essere eliminato.

Dicevamo della zona individuata dall'Inter.

Sicuramente è un'area adatta, c'è già la metropolitana, la Milano-Genova, le tangenziali e la strada statale 35. Chiaramente, se dovesse concretizzarsi la costruzione dello stadio, il tutto andrà ripensato in funzione dell'impianto. Dovremo fare un discorso sulla viabilità e potenziare i trasporti. E non sono proprie cose semplicissime da fare.

Non solo lo stadio. Il tema immigrazione è ritornato con forza anche per le prese di posizione dei sindaci in difficoltà con l'accoglienza. A Rozzano come è la situazione?

Siamo in un momento particolare come lo è tutta Italia. Chi arriva trova riparo in situazioni di degrado assoluto e purtroppo molto spesso diventa manovalanza della criminalità. Abbiamo comunque cercato di contrastare questa ondata, per quanto possibile, ma non sarà facile. Abbiamo raddoppiato il numero degli agenti della polizia locale, intensificato le operazioni con il supporto della Polizia e anche i carabinieri fanno il loro lavoro. Ma siccome è un'emergenza nazionale la coperta è corta e non si riesce a essere puntuali.

Aumentare il numero delle forze dell'ordine rimane il miglior deterrente?

C'è una minoranza che purtroppo vede come fumo negli occhi le forze dell'ordine e auspicherebbe una società diversa ma non è possibile. Una società si definisce tale se fa rispettare le regole di convivenza, senza le quali diventa anarchia. Se dovessimo accettare quest'idea per cui le regole ognuno se le fa a casa sua torniamo al Far west e purtroppo qualche situazione la stiamo vedendo.

Come sta Forza Italia, il suo partito?

Secondo me Forza Italia può solo ripartire, rinascere e tornare a occupare quell'area di centro di cui è spesso stata il riferimento. Bisogna però avere il coraggio di fare alcune scelte come i congressi per eleggere la classe dirigente dal basso e strutturare il partito in maniera definitiva con proposte chiare e forti all'elettorato. C'è una fase di transizione che è naturale e siamo un po' assenti dallo scenario politico perché stiamo cercando di capire la strada corretta da intraprendere. Ma dobbiamo fare in fretta: c'è un'area enorme che molti ambiscono a occupare e che è la nostra casa naturale.

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