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Milano
"Fiera della genitorialità", è polemica: "La vita non è merce"

"Fiera della genitorialità", è polemica: "La vita non è merce"

La  “fiera della genitorialità” scatena il festival delle polemiche. Wish For A Baby, l’evento in programma a Milano il prossimo 20 e 21 maggio a Milano, continua a ricevere attacchi bipartisan. Gli organizzatori parlano di un occasione che mira a “fornire informazioni accurate e complete sulle diverse opzioni di genitorialità. Durante le due giornate dell’evento, i visitatori potranno assistere a conferenze sulla fertilità (o infertilità), partecipare a sessioni di domande e risposte, avere incontri diretti con medici e cliniche.

“Wish for a Baby” è un’ottima occasione per le coppie italiane di incontrarsi in un ambiente sicuro e trovare il supporto di cui hanno bisogno per ospitare un bambino nella loro famiglia”.

Una due giorni che richiama il dibattitto sulla maternità surrogata o, come definito da più parti, utero in affitto

Insomma, tutta una due gironi che richiama il dibattitto sulla maternità surrogata o, come definito da più parti, utero in affitto. Su cui è intervenuta, lapidaria, Eugenia Roccella, ministra della Famiglia, Natalità e Pari Opportunità: “Noi stiamo facendo una legge contro l'utero in affitto, dobbiamo agire sul piano legislativo e lo abbiamo fatto proprio tenendo conto del fatto che nonostante l'utero in affitto, la maternità surrogata sia non solo proibita, ma ne è proibita la pubblicità, la propaganda, nonostante questo, si fa propaganda e soprattutto le persone vanno all'estero a fare questo tipo di pratiche e poi tornano in Italia senza mai essere perseguiti”.

Il ministro Roccella: "I bambini non sono oggetti, non si possono comprare sul mercato globale"

“La legge - spiega Roccella - serve a questo, a far sì che quella legge sia effettiva, che le persone vengano perseguite e che si rendano conto che è un reato che non va commesso neanche all'estero, che non va commesso e basta perchè le donne non devono essere sfruttate e i bambini non sono oggetti, non si possono comprare sul mercato globale". Alla domanda se quindi appoggi la protesta di associazioni come Pro vita e famiglia, ha risposto: "Certo" ricordando anche che a protestare è anche la Rete per l'inviolabilità del corpo femminile, un network "internazionale" di sigle femministe attive contro l'utero in affitto. "Non so se in questa fiera si parlerà di utero in affitto o no - ha comunque precisato -, questo andrà verificato". 

La fiera non tratta soltanto la possibilità di avere un figlio con la procreazione assistita

La fiera, facendo una verifica tra gli espositori annunciati sul sito, non tratta soltanto la possibilità di avere un figlio con la procreazione assistita o l’incontro tra donatori di ovulo e di sperma. Numerose sono le aziende che si occupano di lotta all’infertilità, di promozione di stili di vita salutari che possano giovare alla salute sessuale maschile o femminile. Le cliniche per la GPA certamente non mancano. Anche se in minoranza.

Luanza Zanella (Alleanza Verdi e Sinistra): " Si tratta di un evento commerciale che, tra l'altro, pubblicizza cliniche private che operano all'estero"

Tanto basta, comunque, per scatenare polemiche. E richieste di annullamento del festival. Che arrivano anche da sinistra. "Personalmente ho chiesto con una interrogazione parlamentare di vietare la Fiera prevista a Milano con il titolo Wish for a baby. Si tratta di un evento commerciale che, tra l'altro, pubblicizza cliniche private che operano all'estero, trattamenti e tecniche che garantirebbero risultati certi, consulenze legali, assicurazioni, indirettamente promuovendo il mercato della procreazione. Ma la vita non è un mercato, e poi non è questo il modo per promuovere maternità e paternità consapevoli e per sottrarre le donne che vogliono essere madri agli ostacoli psico-fisici oltre che sociali ed economici che spesso incontrano davanti a sé". Così Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera.

Beppe Sala: "Dopodichè se cio' dovrà essere, noi saremo costretti a dare la nostra interpretazione"

Oggi ha parlato anche Beppe Sala, il sindaco di Milano: “La maternità surrogata è "un tema talmente delicato che credo vada affrontato a livello di Parlamento. L’argomento tocca molte sensibilità, uno di quei temi che a mio giudizio non puo essere lasciato all'interpretazione del singolo comune. Dopodichè se cio' dovrà essere, noi saremo costretti a dare la nostra interpretazione, la nostra via" spiega all'indomani di una mozione di FdI sulla maternità surrogata, proprio ieri in consiglio comunale nella quale si chiede al primo cittadino una "presa di posizione chiara ed esplicita di condanna dello sfruttamento, della commercializzazione e della mercificazione della maternità ovunque avvenga e, di conseguenza, contro ogni evento che possa essere occasione di diffusione e informazione, anche indiretta, in ordine a pratiche illegali nel nostro paese".

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