Fondi Lega, il prestanome "confessa" su WhatsApp - Affaritaliani.it

Milano

Fondi Lega, il prestanome "confessa" su WhatsApp

Lombardia Film Commission, lo sfogo del presunto prestanome in una chat di marzo: "Il mio capannone venduto a un'associazione vicina alla Lega per 330mila euro"

Fondi Lega, il prestanome "confessa" su WhatsApp

Lombardia Film Commission, in un messaggio WhatsApp inviato ad una conoscente il 13 marzo scorso, il presunto prestanome Luca Sostegni confesserebbe il proprio ruolo. Recita il testo: "Io in Italia fra i tanti lavori fatti facevo l'amministratore di societa', avevo una societa' che aveva un capannone industriale di 1300 metri, e' stato venduto a una associazione che fa capo alla maggiore forza politica italiana, Lega, in questa vendita loro hanno preso tramite miei bonifici 330mila euro". Nella medesima chat Sostegni, riferisce Ansa, parla anche  del "nero" poi finito su "un conto estero in Svizzera" e dei "giornalisti italiani" che in quel momento gli stanno chiedendo conto della vicenda del capannone venduto ad un prezzo gonfiato alla LFC, che era presieduta da Alberto Di Rubba, uno dei tre commercialisti di fiducia del Carroccio finiti ai domiciliari.

"I giornalisti italiani - scrive - sono venuti fino a qui (in Brasile, ndr) per intervistarmi su questa vicenda". Sostegni in quel periodo, secondo le indagini, sta ricattando Michele Scillieri, uno dei professionisti arrestati, per avere i soldi e non parlare dell'affare. E ancora Sostegni scrive: "Politici di merda sono qui per minacciarli loro, non mi hanno dato i soldi che mi hanno promesso". Dalle carte dell'inchiesta viene a galla anche un presunto 'sistema' messo in piedi per creare, e' l'ipotesi dei pm, 'fondi neri' raccolti dai contabili vicini al Carroccio. Un sistema fatto di una moltitudine di operazioni finanziarie sospette, si legge negli atti, "tra diverse societa', coinvolte nei piu' disparati settori economici e spesso con lo stesso indirizzo, ed il partito politico Lega Nord".








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