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Milano
Fontana, Ospedale Fiera in stand-by. Vaccini in vacanza? Siamo pronti

Vaccino: Fontana, dosi in vacanza? Complicato ma siamo pronti 

La vaccinazione in vacanza "e' una cosa complicata ma siamo pronti a farlo. Cerchiamo di andare incontro ai nostri concittadini, cercando di cambiare la prenotazione della seconda dose: per ora tramite il call center, da fine mese anche online si potra' modificare la data". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, collegato con SkyTg24. "Noi siamo pronti se dovremo vaccinare anche i turisti, a condizione che ci diano le dosi", ha concluso il governatore.

Lombardia dal 14/6 zona bianca

"La Lombardia e' gialla ma noi da piu' di 10 giorni abbiamo numeri da zona bianca, numeri che devono essere confermati fino al 14 giugno. Poi se verranno confermati potremo entrare in zona bianca", ha spiegato Fontana. Dunque dal 14 giugno la Lombardia sara' in zona bianca? "Se le cose vanno in questo modo sicuramente, abbiamo un tasso di incidenza di 31 su 100 mila, una riduzione posti occupati in rianimazione e negli ospedali. Sono tutti dati che confermano che in questo momento saremmo in zona bianca, proseguiamo in questa direzione e saremo in zona bianca".

 "La cosa positiva e' che il governo ci sta ascoltando e sta cercando di fare dei passi in avanti verso la normalizzazione. Sarebbe forse il caso di fare qualche passo piu' intenso e forte, ad esempio estendere anche alle zone gialle la possibilita' all'aperto di togliere le limitazioni", ha detto il presidente della Regione Lombardia.

Ospedale in Fiera in stand-by

"L'ospedale in Fiera Milano sta finendo di liberare gli ultimi pazienti, stanno uscendo gli ultimi pazienti guariti. Non lo chiudiamo, lo metteremo in stand-by come era la sua originaria funzione, una funzione di garanzia" nel caso in cui il contagio dovesse riprendere. Insomma, aggiunge Fontana, "non sara' piu' operativo, lo terremo efficiente e pronto a qualunque evenienza. Penso che gli ultimi pazienti verranno dimessi questo fine settimana".

I 157 posti di terapia intensiva allestiti alla Fiera di Milano per l'emergenza Covid-19 tornano in stand-by, grazie a un progressivo miglioramento sul numero dei ricoveri e grazie alla massiccia campagna vaccinale in atto. Ora sta per essere dimesso l'ultimo paziente: in totale sono stati gestiti al Padiglione del Policlinico in Fiera 505 ricoveri di pazienti gravi, tutti intubati e ventilati artificialmente. I pazienti sono stati tutti inviati dal coordinamento regionale per le terapie intensive, che dall'inizio della pandemia ha fatto fronte alle richieste provenienti da ogni provincia lombarda. Il tasso di sopravvivenza medio per i pazienti ricoverati e' stato del 70%, ma ha raggiunto picchi vicini all'80%. A renderlo noto e' il Poclinico di Milano. 

La struttura e' coordinata e gestita dal Policlinico di Milano e ha potuto contare sul supporto di 18 ospedali pubblici e privati: tra questi i capofila sono stati il Niguarda di Milano, il San Gerardo di Monza, l'ASST Sette Laghi, l'ASST Ovest Milanese, l'ASST Rhodense, il Policlinico San Donato e l'Istituto Humanitas. Il Padiglione con le terapie intensive non sara' chiuso, ma rimarra' 'ibernato' in attesa di capire l'andamento della pandemia nei prossimi mesi. Se necessario potra' tornare attivo in pochissimo tempo; nel frattempo, eventuali nuovi ricoveri in terapia intensiva legati a Covid-19 saranno come sempre gestiti dal coordinamento regionale. "E' necessario continuare ad essere prudenti - commenta Ezio Belleri, direttore generale del Policlinico di Milano - l'andamento della pandemia in questo periodo e' confortante e i dati sono in continuo miglioramento, ma non e' ancora possibile abbassare la guardia. L'estate scorsa avevamo gia' sperimentato lo stand-by del Padiglione in Fiera, che ci ha permesso di ripartire immediatamente ad utilizzare le sue terapie intensive non appena i contagi erano tornati ad aumentare. Pazienti e Ospedali hanno pagato un prezzo notevole a causa di questa emergenza, ma il Padiglione in Fiera ci ha certamente consentito di gestire la seconda e la terza ondata in modo piu' flessibile e con minore impatto sulle attivita' delle strutture ospedaliere". Il Padiglione del Policlinico in Fiera e' stato coordinato da Nino Stocchetti, direttore della Neuro-rianimazione al Policlinico di Milano. Ha ospitato una delle piu' grandi terapie intensive d'Italia dedicata ai pazienti piu' gravi colpiti dal coronavirus, con 157 posti letto completamente attrezzati e pronti per essere utilizzati contemporaneamente. Ha aperto ufficialmente il 6 aprile 2020, in concomitanza con l'esaurirsi della prima e piu' breve ondata, e dopo lo stand-by estivo ha riaperto il 23 ottobre 2020 per affrontare a pieno regime la seconda e la terza ondata di Covid-19. Nel momento di massima emergenza ha attivato 80 posti letto in contemporanea, grazie al lavoro di oltre 90 medici e circa 200 infermieri, insieme a decine di figure professionali indispensabili al funzionamento di una struttura cosi' complessa (farmacisti, radiologi, fisioterapisti, tecnici sanitari e di laboratorio, personale tecnico, amministrativo e informatico, operatori sociosanitari). L'eta' media dei ricoverati, in prevalenza maschi, e' stata di 64 anni; in 31 casi i pazienti avevano meno di 50 anni. La degenza media e' stata di 22 giorni, mentre 70 pazienti sono rimasti ricoverati oltre un mese. Dal 23 ottobre al 3 giugno sono state eseguite al Padiglione del Policlinico in Fiera 1.062 TAC e 2.750 lastre al torace, oltre ad una intensa attivita' di ricerca scientifica che ha portato ad organizzare 65 incontri tecnico-clinici di approfondimento e a condividere piu' di 100 articoli scientifici pubblicati dalle riviste piu' autorevoli. 

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