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Fontana: "Niente lezioni di legalità da sinistra". L'intervista esclusiva
Attilio Fontana

Fontana: "Niente lezioni di legalità da sinistra". L'intervista esclusiva

Attilio Fontana, candidato del centrodestra alla presidenza di Regione Lombardia, ha la voce squillante di chi si è svegliato presto per battere il territorio, da una parte all'altra. In sottofondo il rumore dell'autostrada, che lo sta portando al prossimo incontro. Nell'intervista esclusiva ad Affaritaliani.it Milano il presidente uscente di Regione Lombardia racconta i suoi progetti: "Proseguiremo nell'abbattimento delle liste d'attesa così come scritto nel piano Bertolaso. Gli altri parlano, noi invece stiamo già operando. I trasporti? Ci vuole un passante fuori Milano". Ma non si risparmia qualche stoccata: "Caso Panzeri? Io sono garantista. Ma intanto la sinistra smetta di parlare di questione morale a destra, visto che a noi ci archiviano e a loro li indagano"... L'INTERVISTA ESCLUSIVA DI AFFARITALIANI.IT MILANO

Attilio Fontana, prima domanda: che cosa farebbe nella prima settimana se dovesse essere riconfermato presidente?
Semplice: continuo a lavorare sul piano che ha predisposto l'assessore Bertolaso per l'abbattimento delle liste d'attesa. Abbiamo iniziato già a lavorare, ma dobbiamo andare avanti ancora con più slancio. Mentre gli altri parlano, noi stiamo già facendo.

Le liste d'attesa sono un problema annoso. Che cosa c'è nel piano?
Ci sono una serie di interventi sia di incentivazione economica sia di apertura, di orari, sia di coinvolgimento maggiore di tutte le forze della nostra struttura sanitaria che porteranno al taglio delle liste d'attesa. L'idea è di arrivare a una maggiore messa in rete di tutte le opportunità di cui disponiamo. La dico semplice: a volte si aspetta qualche mese quando magari a pochi chilometri si può fare lo stesso esame in qualche giorno.

Parliamo di trasporti e dell'idea di creare un nuovo passante ferroviario fuori Milano.
Iniziamo a spiegare qual è il problema che spesso affligge l'intero sistema: tutti i treni vanno a finire in Centrale o in Garibaldi. E quando passa un treno ad alta velocità, che magari è in ritardo per problemi in altre parti d'Italia, tutti gli altri treni regionali gli devono dare precedenza per legge e il sistema va in tilt. Per questo noi abbiamo un progetto che è in fase di studio per far realizzare un nuovo passante all'esterno della città per non creare la congestione in centro. Poi dobbiamo potenziare le linee periferiche, perché ogni territorio abbia trasporti più efficienti.

Attualmente Trenord è partecipata al 50 per cento da FNM e al 50 per cento da RFI. Non si può comprare l'1 per cento e gestire completamente l'azienda?
E' un'idea che ho già avanzato all'inizio della scorsa legislatura ma che non è stata presa in considerazione da FS. La ripropongo. Detto questo penso che i veri problemi, prima di pensare alla governance di Trenord, siano quelli di messa a punto della rete. Perché è la rete la cosa che non funziona. Ieri all'inaugurazione del centro food di Porta Garibaldi era presente uno dei vertici di RFI e ha riconosciuto che la rete ha bisogno di grandi interventi. Del resto non è una novità: nel 2019 l'amministratore delegato disse che bisognava investirci  14 miliardi. E' evidente che il problema sta là.

Torniamo alla sanità. Majorino dice che le case di comunità sono solo uno spot vergognoso.
Majorino dovrebbe informarsi, cosa che non fa mai, e capire che molte già funzionano. Sono le strutture dove c'è già la disponibilità delle cooperative dei medici di base. Inaugurare le case di comunità era ed è doveroso: se non l'avessimo fatto tempestivamente avremmo dovuto rendere i fondi del PNRR all'Europa. Davvero Majorino voleva questo? Noi stiamo riempiendo di contenuti e funzioni le case di comunità. Ci teniamo molto perché è il punto di contatto tra la medicina di base e la medicina ospedaliera. Là vengono fatte le prime analisi e indagini. E' un processo importante che però abbisogna di tempo. Ci vuole la collaborazione di tutti i rappresentanti della medicina territoriale.

A questo proposito, come procede l'applicazione della riforma?
Per adesso le cose stanno andando avanti bene. La vera grande riforma è quella che si riferisce alle case di comunità e agli ospedali di comunità. I distretti, i medici, tutto il personale, i sindaci, il volontariato, gli operatori: la nuova medicina deve essere ancora più partecipata, e così la vogliamo perché sia diffusa e vicina ai cittadini.

Cambiamo argomento. Davvero l'autonomia sarà "concessa" da Fratelli d'Italia, che tradizionalmente è un partito molto centralista?
Io ho sentito con grande ottimismo il discorso che ha fatto il presidente del consiglio Giorgia Meloni al meeting di Milano. Si è espressa in termini assolutamente chiari sul fatto che l'autonomia è fondamentale, e che si dovrà fare la riforma in chiave presidenzialista dello Stato. Io sono d'accordo con entrambe le riforme. E sono ottimista perché pare che anche lei sia d'accordo sia sull'autonomia che sul presidenzialismo.

Teme che Fratelli d'Italia sia di molto superiore alla Lega, in termini di consenso elettorale?
No. Aspettiamo l'esito ma sono dell'opinione che il problema non sussista. Come cinque anni fa c'era la Lega che aveva dei numeri preponderanti rispetto agli altri partiti, e non ha assolutamente usato questa forza per impedire che ci fosse all'interno della coalizione un costante dialogo e confronto, credo che lo stesso succederà nel caso Fdi avesse numeri importanti. Nessuno ritiene che i numeri determinino la bontà delle idee. Ci confronteremo, metteremo insieme diverse, ma sempre condividendo tutto.

A sinistra il caso Panzeri continua a offrire colpi di scena. L'arresto della commercialista sta scuotendo molte aziende pubbliche amministrate dal centrosinistra. Esiste un problema morale a sinistra?
Io sono garantista. Lo sono sempre. Contrariamente alla sinistra che spesso ci ha insultato. Ricordo quando in consiglio regionale alzavano i manifesti con la Russia, e tutte quelle storie che sono finite in nulla. Io sono garantista, quindi credo che la politica si basi sulle idee e non sulla magistratura. Il centrodestra ha idee e capacità maggiori del centrosinistra e per questo vincerà. Non perché la magistratura sta indagando la sinistra. Una cosa però me la faccia dire: si deve quantomeno a questo punto smettere di parlare di questione morale del centrodestra. Io non parlo di questione morale nel centrosinistra, ma quantomeno loro - viste tutte le archiviazioni - smettano di parlare di questione morale nel centrodestra.

Gioco della torre: butta giù Moratti o Majorino.
La Lombardia non può permettersi di finire nelle mani di Majorino, del Pd e dei 5 Stelle. Questo mi induce a salvare la Moratti.

Giù dalla torre: Letta o Conte.
Butto giù Conte perché mi sembra che rappresenti un estremismo inaccettabile, un tipo di società incompatibile con la Lombardia.

fabio.massa@affaritaliani.it

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