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Milano
Fontana: "Speriamo in zona arancione settimana prossima. Normalità a giugno"
Regione Lombardia: Attilio Fontana

Fontana: numeri in miglioramento. Lombardia, arancione prossima settimana?

''I numeri della Regione stanno migliorando, venerdì mi auguro e spero che i numeri verranno confermati e si potrà chiedere, spero che venerdì si possa chiedere, di rientrare nell'arancione. Non posso dare la certezza perché la si potrà avere venerdì, ma la situazione da un punto di vista epidemiologico sta migliorando, il virus sta rallentando, i numeri sono positivi'', ha dichiarato il governatore lombardo, Attilio Fontana, partecipando al webinar di Aime '7 incontri per 7 domande in 70 minuti'.

Per il presidente della Lombardia ''il vero discrimine'' per poter parlare più in tranquillità di riaperture ''sarà quando la vaccinazione di massa sarà arrivata a un buon punto, quando avremo raggiunto una percentuale alta di vaccinati. Credo sia l'unico obiettivo con il quale si potrà parlare di normalità riacquistata. E i numeri della nostra Regione sul numero di vaccinati, 1 milione e 800 mila persone, ci fa ben sperare''. 

''Commercianti e ristoratori - ha proseguito Fontana - sono in difficoltà ed è fuori di dubbio che per loro la situazione sia particolarmente pesante, mi auguro che al di là dell'aspetto vaccinale si possano rivedere le regole che sovraintendono le chisure e la vita di tutti i giorni''. 

''Il cuore del Recovery fund - ha aggiunto - deve essere l'impresa, sono convinto che il Recovery possa trasformarsi in grande opportunità se le risorse verrano ben investite, sono convinto che con queste risorse dobbiamo essere noi a progettare il futuro e stabilire che tipo di società vogliamo organizzare''. ''Non possiamo lasciare che il Recovery diventi un'occasione solo per spendere dei soldi, è troppo importante questa opportunità e spero che le risorse che verranno messe nella digitalizzazione, nell'innovazione, nella ricerca, siano veri canali verso i quali dirigersi. Sono questi gli investimenti che possono veramente servire per individuare e dare un futuro a questo Paese''. 

''Vedo che il nostro mondo imprenditoriale è più forte di quello che potessimo pensare - spiega Fontana - e sta vivendo la crisi con una capacità di reagire superiore alle aspettative, c'è l'impressione di non avere a che fare con imprenditori sfiduciati ma con gente che ha voglia di dire 'dedichiamoci alla ripresa economica, alla produzione, alla scoperta di mercati nuovi'. Mi sembra ci sia una positività maggiore di quella che mi aspettavo''. ''Io avrei immaginato un'economia molto più distrutta se l'anno scorso mi avessero detto che saremmo stati'' ancora in questa situazione quest'anno ''però il mondo della nostra economia e produzione è in condizioni meno peggiori di quanto si potesse immaginare. C'è voglia di ripartire e di guardare al futuro in modo positivo. Credo ci siano condizioni per ripartire. Se riusciremo a spendere bene le risorse Recovery sono convinto che ce la faremo sicuramente''. 

Fontana: con vaccini 'quasi' normalità a fine giugno

"Dalla fine di giugno, se tutte le cose andranno come ci è stato detto, se arriveranno i vaccini nella misura che ci è stata anticipata, si tornerà alla quasi normalità", lo ha detto il governatore lombardo. "Dalla fine di aprile, quando il governo dovrebbe rivedere le normative, si dovrebbe ricominciare gradualmente a una serie di riaperture. Noi dalla prossima settimana, se tutto va bene, potremmo tornare in arancione e ad avere un minimo di riapertura e di normalità, almeno per le attività commerciali". Per il governatore lombardo, "è tutta una questione di passaggi". Il primo, ha spiegato, "è la zona arancione, poi da fine mese il governo potrebbe dare delle regole diverse sulla gestione elle restrizioni, e da fine giugno di potrebbe riparlare di riacquistata normalità". Quanto alla politica delle zone, "a tempo sostengo che sia abbastanza sbagliata - ha aggiunto Fontana - e credo ci vorrebbero più regole da rispettare. Se on un ristorante si rispettano le regole sono convinto che sia meno pericoloso che andare in metro, secondo me si tratta solo di individuare nuove regole o regole precise e farle rispettare, dopodiché si potrebbe riaprire". Quindi ha sottolineato Fontana: "Sono 8 mesi che lo dico al governo, si dovrebbero individuare alcune attività che risultano provatamente pericolose, si chiudano quelle e si consenta lo svolgimento di altre attività. Questa scelta non è stata fatta, magari è quella giusta, ma sicuramente la situazione cambierà. Sono convinto che se arriveranno i vaccini, entro qualche mese, si potrà sicuramente vivere con più tranquillità anche la presenza del virus, che ci farà meno paura". 

Verso un maggiore coinvolgimento dei Comuni

''Fino a venerdì c'erano problemi nel dare le liste ai Comuni, problemi dettati dalla privacy. Il Garante ci diceva che non potevamo darle perché così facendo sarebbero stati comunicati nomi di persone che non vogliono aderire. Noi avremmo voluto ancora di più coinvolgere i Comuni, che ci avrebbero dato un grande aiuto, ma ci sono tutte queste regole di carattere nazionale che pongono dei limiti e impedimenti. Ora sembra che il problema si astato risolto e possiamo dare gli elenchi ai Comuni", ha proseguito il governatore lombardo. I Comuni, ha spiegato Fontana, "possono poi contattare le persone ultraottantenni che non hanno aderito" alla campagna vaccinale o che magari "non lo hanno saputo", o perché "in condizioni fisiche gravi" tali da non poter essere vaccinate. 

"E' chiaro che il trasporto pubblico è uno dei veicoli attraverso cui si diffonde il virus più facilmente. I trasporti pubblici ferroviari gestiti dalla Regione sono quelli legati a Trenord e al trasporto su ferro e per questi noi abbiamo posto in essere una serie di iniziative per cercare di rendere questo tipo di trasporto rispettoso delle regole che il governo ha dato e che noi abbiamo sempre costantemente rispettato. Poi ci son tutti gli altri trasporti gestiti dalle agenzie ed è più complesso poter dare delle risposte. Per quanto riguarda i trasporti delle agenzie ci vorrebbero più risorse", ha commentato il governatore lombardo. Per il presidente della Lombardia, per i trasporti delle agenzie "si potrebbero mettere in piedi più mezzi, raddoppiare le corse e affrontare il problema in quel modo - ha osservato -. Ci sono stati versamenti in più ma non sono stati necessari per dare risposte complete". I treni regionali, ha aggiunto, "sono a posto anche perché c'è stata riduzione della domanda. I treni non puoi aumentarli perché la rete è già alla saturazione, anche con più risorse non si possono mettere più treni sulle rotaie e lo stesso vale per le metropolitane".

"Noi siamo stati sensibili sin dal primo momento e abbiamo raggiunto un accordo con Confindustria Lombardia per dare la possibilità alle aziende di ricevere direttamente da noi i vaccini e di svolgere l'attività autonomamente. II problema è che il governo ancora non ci ha dato ancora l'autorizzazione. Noi siamo assolutamente favorevoli, stiamo aspettando il via libera dal governo", ha dichiara Fontana. "Il governo ha detto che si deve vaccinare in base all'età, noi abbiamo avanzato la richiesta affinché si possa avere una deroga a favore delle aziende. Sono convinto che se il numero dei vaccini aumenterà in modo tale che ci saranno più vaccini che vaccinazioni ci autorizzeranno a dare una parte di questi vaccini alle aziende", ha spiegato.

Tensioni sociali, Fontana: "Preoccupato, c'è esasperazione"

A fronte delle tensioni sociali crescenti "non sono spaventato ma preoccupato perche' quando arriviamo a questo punto vuol dire che l'esasperazione e' arrivata a un livello di guardia preoccupante e dobbiamo capire come tante persone stanno soffrendo e hanno drammi che derivano dalla mancanza di certezza per il futuro e della mancanza di lavoro. Inoltre, non dobbiamo dimenticare che le limitazioni comportano un disagio personale che, se sommato alle preoccupazioni economiche, genera una miscela preoccupante", ha detto fontana

"Malpensa è più forte di quanto immaginassimo"

 "Malpensa ha dimostrato di avere una forza superiore a quella che chiunque di noi potesse immaginare anche perche' e' fuori dubbio che si trova nel cuore pulsante di questo Paese e, nonostante i colpi che le sono stati tirati, non solo e' sopravvissuta, ma ha anche veleggiato verso vette importanti". Lo ha detto Fontana.

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