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Milano
Fracci, folla ai funerali. Sala: tram linea 1 di Milano dedicato a lei
Carla Fracci Lapresse

Carla Fracci, folla di persone ai funerali in Brera . Sala: tram linea 1 di Milano dedicato a lei

Moltissime persone oggi in Brera per i funerali di Carla Fracci. Il sindaco Sala: "Ho chiesto ad Atm di dedicarle un tram della linea 1, bianco con il suo nome scritto in modo discreto". Lutto cittadino e carabinieri in alta uniforme nella chiesa di San Marco.  All'ingresso la famiglia della grande ballerina scomparsa giovedì a 84 anni a ricevere e ringraziare tutti i milanesi. Alla cerimonia funebre sono presenti fra gli altri il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, il sindaco Beppe Sala e  il sovrintendente della Scala Dominique Meyer.

"Quando volete ricordarmi per favore non dite mai 'la povera Carla', ma 'beata Carla'. E ora regalatemi il vostro sorriso e ricordatemi con il mio": Giovanni Nuti ha letto queste parole scritte da padre Alberto Maggi durante il funerale di Carla Fracci alla chiesa di San Marco, dove lei nel 2019 interpreto' 'Il poema della croce' di Alda Merini. Subito dietro l'auto che trasporta il feretro il sindaco di Milano Beppe Sala. All'uscita dalla chiesa l'organo ha suonato le note dell'aria 'Sempre libera' della Traviata di Giuseppe Verdi. Dopo  la cerimonia il carro funebre si è diretto al cimitero di Lambrate, anche se il sindaco di Milano ha detto che proporrà alla famiglia di far accogliere il corpo della ballerina nel Famedio, il Pantheon dei milanesi illustri del cimitero monumentale.

Fracci, il marito: a Franceschini ho detto ricordatevi danza
"Il ministro ha avuto parole davvero affettuose per me e tutti noi e io gli ho detto che il modo migliore per non dimenticare Carla e' ricordarsi della danza'. Lo ha detto il marito dell'e'toile Beppe Menegatti dopo aver salutato il ministro per i Beni culturali Dario Franceschini, che ha assistito al funerale e poi se ne e' andato senza rilasciare dichiarazioni ai giornalisti. "Sono stato molto contento della sua presenza, delle condoglianze che mi ha voluto portare - ha aggiunto Menegatti - e con lui ringrazio tutti quelli che sono qui oggi, che mi hanno mandato messaggi da tutto il mondo e a tutti ripeto: la danza e' quanto mai viva, rispettiamola e difendiamola".

Fracci: Meyer, tristezza e' di tutto il mondo
 "Una giornata paradossale perche' c'e' il sole, c'e' la ripartenza, a Milano molta vita e poi c'e' la tristezza per questa perdita": il sovrintendente della Scala Dominique Meyer lo ha detto ai microfoni della Rai arrivando alla Chiesa di San Marco dove fra poco si svolgera' il funerale di Carla Fracci. "Siamo tutti tristi a Milano e in Italia ma - ha aggiunto Meyer - e' una tristezza internazionale: tutte le grandi compagnie di danza del mondo condividono con noi questa tristezza". Il sovrintendente ha spiegato che alla Scala piangono anche i muri "perche' lei faceva parte del teatro".

"Ciao Carla, oggi pomeriggio tutta Milano ti salutera'. Ho chiesto ad Atm di dedicarti un tram della linea 1, quella che passa davanti alla Scala; sara' un tram tutto bianco, con il tuo nome scritto in modo discreto. Penso sia un modo molto milanese di ricordarti, sobrio e che ribadisce i nostri valori e le nostre qualita'. Valori e qualita' che tu, orgogliosa figlia di un tranviere, hai portato nel mondo. Grazie a nome di tutte le milanesi e di tutti i milanesi". Lo scrive su Instagram il sindaco di Milano, Beppe Sala, ricordando Carla Fracci nel giorno dei suoi funerali.

Fracci: arcivescovo Milano, lei ha scritto messaggi d'amore
 
"Con l'arte della danza, leggera e ardua, Carla Fracci ha mostrato che il movimento del corpo puo' scrivere messaggi d'amore, storie di dolore, canti di preghiera": con queste parole l'arcivescovo di Milano, Mario Delpini, ha voluto ricordare l'e'toile nel giorno del funerale che sara' celebrato nella basilica di San Marco. "La morte di Carla Fracci - ha osservato - e' un'emozione che percorre tutta la citta' e che suscita echi in tutto il mondo. Partecipo del coro innumerevole che la ricorda, l'ammira, ne medita il messaggio di sublime arte espressiva, di seria disciplina e costante sacrificio, di generosa sensibilita'. Porgo alla famiglia le mie condoglianze e assicuro la preghiera di suffragio". "La gloria di Dio - ha concluso monsignor Delpini - trasfigura la gloria umana in compimento e consola chi ne piange il distacco". 

Fracci: il lungo omaggio alla Scala

 Cinque minuti di applausi  hanno accolto in piazza della Scala il feretro di Carla Fracci alla chiusura della camera ardente allestita per tutto il pomeriggio nel foyer del teatro. Lei avrebbe ringraziato con ripetuti inchini e baci al pubblico. E' stato il marito, Beppe Menegatti, con cui ha condiviso 57 anni di vita coniugale e professionale, a farlo per lei, gridando alla folla piu' volte 'grazie, grazie'. Per tutto il pomeriggio e' stato continuo il tributo alla grande danzatrice, morta a 84 anni. Un saluto per il quale il teatro milanese ha aperto il suo foyer per la camera ardente, privilegio finora riconosciuto solo a pochissimi.

"Lei sarebbe, anzi sono certo che e' - ha detto con le lacrime agli occhi il figlio Francesco, indicando il cielo - commossa da questo tributo colossale, immenso che la Scala, il Teatro, ma il teatro in senso esteso, sta facendo a mia mamma". Il figlio, come il padre e gli altri familiari, non si e' mosso per tutto il giorno dalla camera ardente, accettando con gentilezza le condoglianze dei milanesi, dei giovani allievi della Scuola di ballo, di tanti ammiratori sconosciuti e soprattutto delle maestranze della Scala, vecchie e nuove. Sono soprattutto loro, la parte operaia del teatro, come l'ha definita il figlio Francesco Menegatti, che hanno reso l'omaggio piu' commosso davanti alla bara coperta e circondata da corone e mazzi di fiori esclusivamente bianchi, il suo colore preferito.

"Mia madre ha sempre dato tutto al teatro, e' sempre stata solidale, unita in modo indissolubile - ha raccontato il figlio - soprattutto con le maestranze, la parte piu' nascosta del teatro, quella silente, la parte operaia, quella che fa andare in scena gli spettacoli e questo amore era reciproco, contraccambiato". Lo testimoniano il mazzo di fiori a firma 'Gli elettricisti della Scala', i messaggi lasciati sul libro delle firme, i macchinisti, i ricordi di Maurizia, ex parrucchiera della Scala e di una giovane Fracci. "Mentre la preparavo facevamo discorsi da mamme - ha raccontato -. Lei era una stella, ma con noi si comportava sempre con semplicita', umilta', avevamo gli stessi problemi di madri che lavorano". Il feretro di Carla Fracci era arrivato alle 11 al teatro alla Scala, per una cerimonia ristretta con il governatore lombardo Attilio Fontana, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il sovrintendente Dominique Meyer, il direttore musicale Riccardo Chailly, il corpo di ballo del teatro, con il direttore Manuel Legris, l'etoile Roberto Bolle, gli alunni dell'Accademia, il personale della Fondazione. 



L'omaggio a Carla Fracci durante la consegna del premio Rosa Camuna

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