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Frenate in metro, ecco la causa. Ma ora si cerca il colpevole. VIDEO
Frenate in metropolitana a Milano

Frenate in metro, ecco la causa. Ma ora si cerca il colpevole

Non è finita, la vicenda delle frenate in metropolitana. La vicenda è in via di risoluzione. Ma casi di frenate brusche, e altre cadute, potrebbero avvenire ancora per i prossimi mesi. Sull'intera storiaccia sta indagando la procura di Milano e dunque in Atm regna il massimo riserbo.

LA CAUSA/ La causa delle frenate è una: il sistema di segnalamento Alstom che "invia" falsi positivi, ovvero segnali di allarme al sistema frenante dei treni di Hitachi. I treni nuovi, per omologazione, hanno pattini (ovvero freni) assai performanti, che una volta ricevuto "l'ordine" di frenare, agiscono bloccando le ruote sulle rotaie. E i passeggeri rotolano come birilli. A questo punto Atm ha iniziato a lavorare da una parte con Alstom sui falsi positivi, dall'altra a lavorare con Hitachi per capire come fare ad "addolcire" le frenate, che comunque devono essere all'interno di una omologazione generale. A spiegarlo bene ad Affaritaliani.it Milano è Marco Granelli, l'assessore ai Trasporti: "A partire dall'inizio della scorsa primavera abbiamo ipotizzato una modifica del pattino, al di fuori dell'omologazione prevista - racconta - Ovviamente ci hanno dato l'ok a fare i test, e prima di Natale abbiamo ricevuto l'ok a modificare l'impianto frenante, che tuttavia non mette in discussione la sicurezza. Per capirci: i pattini frenano come prima, ma più dolcemente. Entro fine gennaio avremo sostituito l'impianto frenante su tutti i treni, e le frenate brusche saranno assai ridotte".

(video dalla pagina Youtube di Salvo Sottile)

IL PROBLEMA RIMANE/ Semplificando un po', si potrebbe dire che la cosa più rapida che è stata fatta - con l'elogio della procura che sta indagando - è stata quella di rivedere i freni invece che il sistema che manda i "falsi positivi", che appartiene a un altro fornitore, Alstom. Ovviamente Alstom da parte sua sta lavorando per capire che cosa sia successo. I costi dei freni nuovi, intanto, se li è accollati Hitachi nell'ambito del contratto di servizio e manutenzione. Tutti tranquilli? Anche no: è stata messa una pezza importante, ma il problema all'origine ancora non è risolto.

DI CHI E' LA COLPA/ Alla fine però non tutto può passare in cavalleria. Perché i milanesi sono rotolati nei vagoni più e più volte? Di chi è la colpa? Chi pagherà? Bruno Rota, l'ex presidente di Atm, oggi superconsulente della procura di Napoli dopo aver litigato prima con Beppe Sala e poi con Virginia Raggi rispettivamente prima in Atm e poi in ATAC, ha rilasciato un'intervista dal titolo eloquente: "Quando c'ero io in Atm mai maxifrenate in metropolitana". E' chiaro che, essendo in via di risoluzione la problematica relativa alle frenate, la ricerca di colpe (sacrosanta) ondeggi come una spada di Damocle. In Atm bocche cucite per capire se verranno effettuate azioni legali contro i fornitori. Dal Comune Marco Granelli predica prudenza: "Stiamo verificando poiché c'è un'indagine aperta e al momento tutto è legato a questa indagine. La nostra prima priorità è mettere in sicurezza il sistema e garantire viaggi sicuri ai milanesi. Fatto questo attendiamo l'esito dell'indagine della procura. A valle di questa faremo tutte le valutazioni, sia in termini di contratto che di altro tipo. Ma ad oggi non è la priorità", scandisce ad Affaritaliani.it Milano. Rimane il tema: le responsabilità non possono andare in cavalleria. Di chi è la colpa? Quando sarà finito tutto chi risarcirà i milanesi dei tanti capitomboli? Queste domande, nell'imminenza della fine dell'emergenza e nel prosecuzione dell'inchiesta che ormai dura da mesi, sono sempre più attuali.

fabio.massa@affaritaliani.it

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