Milano
Il futuro dell’informazione: Rai e IA al centro del dibattito con Barachini e Rossi a Direzione Nord
Il dialogo con Alberto Barachini, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all'informazione e all'editoria e Giampaolo Rossi, AD Rai, durante la XXV edizione di “Futuro Direzione Nord”

Il futuro dell’informazione: Rai e IA al centro del dibattito con Barachini e Rossi a Direzione Nord
Il futuro dell’informazione e del servizio pubblico è stato al centro di un dialogo con Alberto Barachini, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all'informazione e all'editoria e Giampaolo Rossi, AD Rai, durante la XXV edizione di “Futuro Direzione Nord”, la rassegna di convegni istituzionali promossa dalla Fondazione Stelline”, dal titolo “Scelte per tempi difficili”.
L'impegno della Rai in questi anni “è quello di trasformare l'impianto tecnologico e produttivo dell'azienda”, ha spiegato Rossi, puntualizzando che la Rai del futuro, “sarà una media digital company. Già oggi è uno dei broadcaster pubblici più avanzati d'Europa. Lo è perché è una delle grandi aziende dei media che costruiscono i grandi immaginari, lo è perché interviene su tutte le piattaforme di distribuzione con tutti gli strumenti e i linguaggi possibili e lo è per una peculiarità fondamentale, cioè quella di essere uno dei principali servizi pubblici europei con le risorse pubbliche più basse d'Europa". Secondo l’ad, la “Rai è un hub industriale che sostiene, quasi da sola, intere filiere industriali del Paese”, ha affermato.
Il nuovo centro Rai e il ruolo dell'IA nell'infomazione
Per quanto riguarda invece il nuovo centro Rai che sorgerà al centro congressi MiCo al Portello, all’ombra delle Tre Torri di CityLife, Rossi ha sottolineato che l’obiettivo è quello di costruire un grande polo, un’area polifunzionale: “Sarà uno dei centri di produzione più avanzati in Europa, con un grande impatto sulla sostenibilità”. Il sottosegretario Barachini, invece, dopo aver puntualizzato che “l’informazione deve avere un volto umano”, ha spiegato che l’Ia generativa “sta cambiando lo scenario dell’informazione. Ci sono molte conseguenze positive”, ma “ci sono anche alcuni aspetti che rimangono critici e che vanno affrontati. Credo che servano norme che portino avanti questa innovazione con aspetti più virtuosi che pericolosi”. Il sottosegretario ha infine posto l’accento sul disegno di legge sull’Intelligenza Artificiale: “Il ddl, già votato in Senato e che arriverà alla Camera, protegge il copyright e istituisce la nuova fattispecie di reato di deepfake, che rappresenta il rischio maggiore per il sistema giornalistico ed editoriale perché consuma la fiducia dei cittadini”.