Garlasco, la perizia è un rompicapo: “Dna sotto le unghie di Chiara compatibile con Sempio, ma scientificamente non affidabile” - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 13:22

Garlasco, la perizia è un rompicapo: “Dna sotto le unghie di Chiara compatibile con Sempio, ma scientificamente non affidabile”

Gli esiti dell'esame della genetista Albani: il dna è attribuibile ad Andrea Sempio ma è impossibile stabilire come il materiale sia finito sotto le unghie di Chiara Poggi

Di Giorgio d'Enrico

Garlasco, la perizia è un rompicapo: “Dna sotto le unghie di Chiara compatibile con Sempio, ma scientificamente non affidabile”

Il nuovo esame genetico sul materiale biologico trovato sotto le unghie di Chiara Poggi introduce un elemento al tempo stesso rilevante e fragile sul piano scientifico. Secondo quanto anticipato dal Tg1, “il dna sulle unghie di Chiara Poggi può essere attribuito per l’analisi biostatistica ad Andrea Sempio”.

Tuttavia, la genetista forense che ha depositato l'esame, Denise Albani, chiarisce che non è possibile giungere a conclusioni individualizzanti: la compatibilità riguarda la linea genetica maschile della famiglia Sempio, non un singolo soggetto. Dai calcoli biostatistici, con “supporto moderatamente forte/forte e moderato”, il profilo “è compatibile con la linea genetica maschile della famiglia Sempio ma non è stato possibile addivenire a un esito di identificazione di un singolo soggetto”. Informazioni queste che confermano quanto già emerso negli scorsi giorni.

La perizia non esclude che il dna si sia depositato per contaminazione

La perita sottolinea tuttavia anche che i limiti dell’analisi impediscono qualsiasi affermazione definitiva sull’origine e sul trasferimento del dna. Albani spiega che non è possibile stabilire “con rigore scientifico” se gli aplotipi “provengano da fonti del DNA depositate sotto o sopra le unghie della vittima e, nell’ambito della stessa mano, da quale dito provengano”.

Restano indeterminati anche i meccanismi con cui il materiale potrebbe essere stato depositato: non è possibile sapere “quali siano state le modalità di deposizione del materiale biologico originario, perché ciò si sia verificato (per contaminazione, per trasferimento avventizio diretto o mediato), quando sia avvenuta la deposizione del materiale biologico”.

La genetista Albani: "Non è stato possibile ottenere un esito certamente affidabile"

Il punto centrale della perizia riguarda la qualità del campione esaminato. Albani definisce il dna recuperato come “aplotipo misti parziali”, precisando che, per quantità e condizioni del materiale, non è stato possibile ottenere un esito “certamente affidabile”. Conclusioni che dunque sembrano invitare alla prudenza nell'interpretazione dei dati nell'ambito dell'incidente probatorio.

"Come ci è finito il dna di Sempio sotto le unghie di Chiara? Eventuali risposte sarebbero solo suggestioni"

Non e' possibile rispondere alla domanda sul come, quando e perche' il materiale genetico riconducibile alla linea paterna di Andrea Sempio sia finito sulle unghie di Chiara Poggi. Eventuali risposte sarebbero solo "suggestioni". Lo scrive la perita Denise Albani. "Alla luce delle attuali conoscenze sul tema in ambito internazionale non e' possibile rispondere con metodi validati, dati solidi e rigore scientifico a domande quali come, quando e perche' un determinato materiale biologico e' stato depositato su una superficie - si legge nello studio della perita -. Indicazioni di contaminazione ambientale, trasferimento per contatto diretto o trasferimento secondario mediato da un oggetto sono suggestive e tali restano se non inquadrate in un contesto informativo piu' ampio e senza la disponibilita' di dati scientifici granitici". 
  
Dati granitici che non e' stato possibile ottenere per le modalita' con cui sono state svolte le attivita' di analisi sulle unghie nel corso del processo d'appello bis ad Alberto Stasi. "La tecnica di estrazione del dna applicata ai margini ungueali ha comportato un lavaggio e conseguente discioglimento delle lunette tali per cui non e' possibile definire se il dna maschile riscontrato all'esito di tipizzazione del cromosoma Y si trovasse sopra o sotto le unghie. - scrive Albani -. Non aver proceduto con la fase di quantificazione del dna ha di fatto impedito di conoscere ab origine la concentrazione di dna umano totale e maschile presente in ciascun eluato e i relativi indici di degradazione, elementi essenziali per impostare correttamente le successive fasi di tipizzazione; le sessioni di tipizzazione del dna autosomico e del cromosoma Y sono state realizzate in un arco temporale di circa 40 giorni, con eventuali potenziali effetti sulla degradazione e sugli esiti finali di caratterizzazione allelica, stante le corrette condizioni di conservazione delle tracce nel corso delle attivita'". 

Le attivita' di De Stefano, ricorda, vennero eseguite con accordo "preliminare" di tutte le parti del processo a Stasi, accusa, difesa e parte civile Poggi.

Gli altri materiali sono riconducibili ai Poggi e ad Alberto Stasi

A parte la presenza di dna riconducibile alla linea paterna di Andrea Sempio sui margini delle unghie della vittima, su tutti gli altri reperti analizzati nell'ambito dell'incidente probatorio e' stato trovato materiale riconducibile solo ai Poggi e ad Alberto Stasi.  Quello che era gia' emerso da indiscrezioni giornalistiche viene dunque confermato nello studio che ripercorre minuziosamente tutti i passaggi dell'incidente probatorio con tabelle e fotografie. Si comincia con le 60 impronte evidenziate sulla scena del crimine con polveri dattiloscopiche. Diverse di queste sono di Giuseppe Poggi e Marco Poggi, padre e fratello di Chiara.
 
"Per ciascuna impronta si procedeva all'esecuzione di due prelievi: il primo finalizzato all'asportazione della traccia per le successive fasi analitiche di estrapolazione del dna e il secondo realizzato sul residuo della traccia presente per la diagnosi tissutale - si legge nella perizia -. Da tutti i prelievi realizzati sugli acetati, risultati negativi alla ricerca di sostanza ematica umana, non e' stato estrapolato alcun profilo genetico utile a fine identificativo-comparativo". 

Gli esiti delle analisi sui resti della colazione: solo i profili di Chiara Poggi e Alberto Stasi

Nel lavoro della genetista sono riportati anche gli esiti delle analisi su reperti mai sottoposti all'analisi genetica: un piattino di plastica, due vaschette vuote di fruttolo, un contenitore vuoto di Estathe' con cannuccia, due contenitori di plastica della confezione del fruttolo, una confezione di plastica vuota contenente all'origine verosimilmente biscotti, un sacchetto di plastica di colore celeste utilizzato come pattumiera, un sacchetto contenente dei cereali. Sul fondo del piattino e' stato trovato il profilo genetico di Chiara Poggi cosi' come sul Fruttolo e sulla confezione di cereali, mentre sulla cannuccia dell'Estathe' quello di Alberto Stasi. Su tutti gli altri oggetti non si sono avuti risultati utili. 

Altro capitolo dell'incidente probatorio era quello su oggetti gia' analizzati ma con "esiti dubbi" come barattoli e tamponi. I profili genetici anche qui appartengono tutti a Poggi padre e figlia. Sul tappetino del bagno in particolare sono state trovate le loro tracce genetiche. Infine, e' stata registrata la riconducibilita' a un cadavere e a un medico legale della garza usata come tampone orale durante l'autopsia di Chiara Poggi.

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