Milano

Genovese: "A Ibiza 23enne consenziente all'uso di droghe e al sesso a tre"

L'imprenditore accusato di due violenze sessuali parla davanti al gup: "La 23enne di Ibiza era consenziente". Il successo economico e la dipendenza dalle droghe

Genovese, la psicologa: "Ha cercato rifugio in alcol e droghe"

Alberto Genovese aveva disturbi della personalità che gli hanno comportato serie difficolta' nelle relazioni sociali, e che hanno poi influito sul fatto che l'ormai ex imprenditore del web si sia poi rifugiato nell'abuso cronico prima di alcol e poi di droghe. E' questo, da quanto riferisce Ansa, il centro della testimonianza resa oggi dalla psicologa Chiara Pigni, consulente della difesa, nel processo con rito abbreviato sulle due violenze sessuali contestate all'ex fondatore di start up digitali, da lui commesse nel 2020 stordendo, per l'accusa, le ragazze con mix di cocaina e ketamina.

Caso Genovese: udienza a porte chiuse

La psicologa nell'udienza a porte chiuse ha ripercorso il passato di Genovese (ai domiciliari in una clinica per disintossicarsi), compresi gli 'schemi' da lui usati nelle relazioni affettive e il legame tra i suoi disturbi di personalita' e l'abuso di alcol e sostanze stupefacenti. In una relazione, firmata da due esperti nominati dalla difesa ed entrata negli atti, si e' gia' sollevata la questione del vizio di mente al momento dei fatti per l'uso massiccio di droghe, su cui punta la difesa nel processo.

Genovese: "Ad Ibiza la 23enne era consenziente a droghe e rapporti a tre"

Genovese ha quindi a sua volta parlato davanti al gup Chiara Valori, ricostruendo le fasi  della vacanza ad Ibiza, nel luglio del 2020, durante la quale avrebbe abusato di una sua ospite insieme all'ex fidanzata Sarah Borruso. Per Genovese, difeso dagli avvocati Luigi Isolabella e Davide Ferrari, la ragazza, che all'epoca dei fatti aveva 23 anni, era "consenziente" sia ad assumere droghe che ad avere rapporti sessuali con lui e con la sua ex fidanzata nel corso di quei giorni trascorsi sull'isola spagnola dove l'imprenditore per l'occasione aveva affittato 'villa Lolita'. Non ci sarebbe stato quindi, secondo Genovese, alcun abuso. Solo durante il suo periodo di riabilitazione nella comunità terapeutica dov'è ai domiciliari, l'imprenditore 45enne ha detto di essersi reso conto che la 23enne sua ospite, dopo aver preso una massiccia dose di droghe, potesse essersi sentita molto male.

Genovese: il successo e la dipendenza dalle droghe

Genovese ha spiegato, come riporta LaPresse, che nell'estate di 2 anni fa non era insolito per lui e per la ex fidanzata condividere la loro intimità con altre persone. Per il 45enne si trattava di un'abitudine a cui la ex compagna non si era mai opposta. Nella prima fase del suo interrogatorio, Genovese ha raccontato di come la sua vita sia cambiata dopo aver ceduto la sua prima impresa, trovandosi in possesso di una grande disponibilità economica e finendo  per scivolare nella dipendenza dalle droghe.

Genovese scoppia in lacrime in aula

Genovese ha avuto una lunga crisi di pianto durante l'udienza di oggi. L'imprenditore ha ribadito di aver attraversato una fase della vita in cui, a causa dell'abuso di droghe, aveva completmente perso il contatto con la realtà. Non era stato per questo in grado di percepire  il dissenso della ragazza. Posizione coerente con la consulenza difensiva in cui si parla di un vizio di mente. Riguardando i video delle telecamere a circuito chiuso della sua camera, agli atti dell'indagine, pero', Genovese ha capito e solo 'a posteriori', da quanto si e' saputo, che la ragazza quella notte aveva manifestato il suo rifiuto. In piu' fasi del suo esame in aula, durato diverse ore, l'ex fondatore di start up digitali si e' detto dispiaciuto per i comportamenti che ha tenuto, quando era schiavo delle droghe, compreso, dunque, cio' che ha fatto quella notte alla 18enne. Ora spera, come ha gia' ribadito piu' volte e anche oggi davanti al giudice, di riuscire a cambiare vita.







A2A