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Milano
Gori e Guerra: per comuni Pnrr è un'opportunità ma non si trova personale
Giorgio Gori

Gori e Guerra: per comuni Pnrr è un'opportunità ma non si trova personale

Le ingenti risorse che arriveranno ai Comuni italiani grazie al Pnrr sono una grandissima opportunità, che però, per poter essere colta e sviluppata al meglio, necessita di personale formato, capace e giovane, che si fa fatica a trovare, nonostante ora siano ripartiti i concorsi pubblici per assumere personale. È questo il messaggio che arriva dai sindaci che hanno partecipato oggi a ‘Un nuovo sguardo sulle autonomie e il governo dei territori’, giornata di lavori presso la Fondazione Stelline di Corso Magenta 61. Si tratta del primo appuntamento organizzato dal think tank voluto proprio dall’Associazione Amici delle Stelline che si chiamerà “Dopodomani” e che si affianca al ciclo di eventi “Direzione Nord”, in cui viene lanciato anche il format “Buongiorno Sindaco”, promosso dall’Associazione Amici delle Stelline con il contributo non condizionante di AstraZeneca Italia, con il fine di sensibilizzare i cittadini lombardi su temi di ripensamento della città e della sua amministrazione e su temi di salute pubblica.

Ad aprire il dibattito è stato Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, che ha rilevato come la “ripartizione delle risorse del Pnrr sia stata fatta in modo molto verticistico, senza ascoltare molto il contributo dei territori. Credo che sia stato necessario dati i tempi e le dimensioni dell’impegno”. Il tema ora sarà spendere i circa 100 miliardi di euro che verranno dati in dotazione ai Comuni, “che si stanno preparando un po’ al buio per portarsi avanti con dei, sperando che quello che vorrebbe realizzare incroci i canali di spesa del Governo. Spero che si proceda con bandi diretti del Governo senza l’intermediazione delle regioni, altrimenti si ha il rischio di un doppio trasferimento, perché non c’è tempo”.

Per Mauro Guerra, presidente di Anci Lombardia e sindaco di Tremezzina,  “le lezioni che abbiamo imparato con la pandemia non le dimentichiamo. Ora siamo in una fase epocale per il Paese per la gestione e cambiamento strutturale che si prospetta. Il Pnrr lo facciamo bene se costruiamo le condizioni per una cooperazione vera”. Pur essendo un’occasione straordinaria per innovare la pubblica amministrazione del paese, Guerra rileva come questa, così come quella locale, “non siano all’altezza. Abbiamo bisogno di competenze, di luoghi di lavoro, semplificazioni, procedure diverse. I comuni devono irrobustirsi con le competenze. L’età media dei nostri dipendenti è altissima, facciamo fatica a trovare gente che lavori nei Comuni, ora che possiamo fare i bandi.

Oggi stiamo facendo i concorsi e non riusciamo a occupare i posti, non c’è appetibilità della funzione pubblica – sottolinea Gori - Se un ragazzo è sveglio, ha studiato e ha ambizione, non fa un concorso per enti pubblici”.

Sicuramente, come ha suggerito Elena Pavan, sindaco di Bassano del Grappa, “la condivisione dei servizi è l’unico modo per ottenere finanziamenti dall’esterno, per poter fare qualcosa che con le nostre forze non riusciamo a fare. Abbiamo tantissimo bisogno di semplificazione reale, ma vengono aggiunte sempre normative. I territori devono essere ascoltati”.

A trarre le conclusioni dei lavori della giornata è Leonida Miglio, docente dell’università Bocconi di Milano: “Questo convegno é stato organizzato in occasione del ventennale della morte di Gianfranco Miglio, ma non con una logica commemorativa, quanto piuttosto per guardare al futuro e a che cosa si vuole fare in termini di autonomia”.

In questa giornata i governatori sindaci, anche appartenenti a schieramenti diversi, conclude Miglio, “hanno lo stesso rivendicato l’importanza di proseguire il cammino delle autonomie, che riguardano le regioni, ma anche i comuni e la capacità che i territori devono avere di poter implementare il PNRR, in maniera tale da poterlo applicare a livello operativo, cosa che per ora non lo è”.

 

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