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Guerra in Ucraina, in Italia è boom di richieste per bunker anti-atomici

Guerra in Ucraina, in Italia è boom di richieste per bunker anti-atomici

Guerra in Ucraina: "In Italia le richieste per la realizzazione di bunker sono improvvisamente aumentate: un'isteria ingiustificata". Lo racconta l'imprenditore mantovano Giulio Cavicchioli, titolare della Minus Energie impresa specializzata che tra le altre attività realizza anche bunker antiatomici.

Cavicchioli ha lavorato anche con Nato e Aviazione italiana, ma negli ultimi giorni, con lo scoppio della guerra in Ucraina, sta ricevendo decine di richieste al giorno, tra mail e telefonate, di privati cittadini interessati alla realizzazione di un bunker antiatomico nel giardino di casa: "Un'avvilente corsa all'acquisto spinta da un impulso emotivo", spiega il titolare di "Minus Energie": "Un'ingiustificata isteria dovuta alla paura della guerra anche qui in Italia e questo mi dispiace molto".

Bunker antiatomico, richieste da professionisti del Nord e Centro Italia

Le richieste? "Molte arrivano da gente sprovveduta e disorientata sul da farsi mentre finora una decina di persone si sono attivate concretamente per realizzare un bunker sotto la propria villa". Le richieste - spiega ancora Cavicchioli - arrivano soprattutto da professionisti e gente benestante del Centro e Nord Italia che desiderano "proteggere la loro famiglia". I costi dei rifugi variano tra i 50 e 90mila euro.

Cavicchioli: "Un rifugio protetto è una costruzione che va ragionata"

Diverse testate, dal TgCom24 a Repubblica, si stanno interessando della curiosa vicenda. "Io abito vicino all'aeroporto di Ghedi, io lo so che il pericolo esiste. Ecco perché da vent'anni faccio questo mestiere", ha spiegato Cavicchioli proprio a Repubblica, menzionando la base militare nel Bresciano in cui sarebbero disolcate testate nucleari della Nato. Farsi un bunker non è certo come comprarsi casa al mare: "La cosa che più mi rattrista è che sembra la corsa all'acquisto dell'iPhone, invece un rifugio protetto è una costruzione che va ragionata, per via di tante interferenze che possono esserci. Innanzitutto serve l'autorizzazione del Comune, poi devono essere rispettati alcuni importanti parametri". Quanto si potrebbe sopravvivere in un bunker? Per Cavicchioli da un mese e mezzo a tre mesi. In un ambiente tutt'altro che confortevole: "Non mettiamo nemmeno le piastrelle al pavimento, perché in questo modo il vapore acqueo generato dal respiro viene assorbito dal cemento e non si crea umidità".

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