"Il modello One Health per la salute sostenibile": il panel a Direzione Nord - Affaritaliani.it

Milano

"Il modello One Health per la salute sostenibile": il panel a Direzione Nord

Il 23 giugno presso il Belvedere di Palazzo Lombardia la 26esima edizione di Direzione Nord. SI è parlato anche di "modello One Health per la salute sostenibile"

di redazione

"Il modello One Health per la salute sostenibile": il panel a Direzione Nord

"Il modello One Health per la salute sostenibile": questo il tema al centro di uno dei panel mattutini nell'ambito della 26esima edizione di Salute Direzione Nord dal titolo “Salute, una scelta politica”, svoltasi lunedì 23 giugno presso il Belvedere al 39esimo piano di Palazzo Lombardia.  L'evento è stato promosso dalla Fondazione Stelline e da InRete  presso il Belvedere di Palazzo Lombardia, con il patrocinio della Commissione Europea e del Comune di Milano, oltre al contributo di Regione Lombardia e di Fondazione Cariplo. 

Al panel sul modello One Health hanno preso parte Giovanni Filippini, Direttore Generale Salute Animale del Ministero della Salute; Andrea Costa, Esperto di strategia e attuazione PNRR del Ministero della Salute; Elena Murelli, Commissione 10°(Affari sociali) del Senato della Repubblica; Lamberto Bertolè, Assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano; Adele Patrini, Presidente Fondazione della Sostenibilità Sociale e Paolo Fedeli, Corporate Affairs Head, Sandoz Italia. 

Filippini: "Il 70% delle malattie umane ha origine animale"

Giovanni Filippini ha sottolineato come il Ministero abbia ormai interiorizzato l’approccio One Health: "Per noi lavorare all’interno dell’approccio One è diventata una routine quotidiana. L’OMS ci dice che il 70% delle malattie dell’uomo ha una derivazione animale, da qui l’importanza di costruire politiche sanitarie integrate". Ha ricordato anche i successi della veterinaria sul fronte dell’antimicrobico resistenza: "Nelle specie da reddito abbiamo ridotto del 46% l’uso dei farmaci, con punte del 92% nella filiera avicola". Infine, ha evidenziato l’unicità italiana nell’uso della ricetta elettronica anche per i farmaci veterinari.

Costa: "Non curare la malattia, ma prendersi cura della persona"

Andrea Costa ha ribadito come il PNRR sia un’opportunità strategica per ripensare il sistema sanitario: "Dobbiamo passare da un modello centrato sulla malattia a uno che si prende cura della persona. La digitalizzazione e l’interoperabilità dei dati sono fondamentali per la prevenzione". Ha lodato il ruolo degli Istituti zooprofilattici nella pandemia, definendoli "un'eccellenza poco valorizzata". Ha infine aggiunto: "Il PNRR non è la soluzione ai problemi, ma uno strumento per cogliere le opportunità di cambiamento".

Murelli: "I dati sanitari sono patrimonio nazionale"

La senatrice Elena Murelli ha richiamato il lavoro dell’intergruppo parlamentare One Health: "Non lavoriamo più per compartimenti stagni. Le decisioni legislative devono essere valutate in ottica interdisciplinare". Ha sottolineato il valore dei dati, oggetto anche del decreto legislativo sull’intelligenza artificiale: "I dati, una volta anonimizzati, vanno considerati patrimonio nazionale per costruire politiche sanitarie integrate". Ha infine citato l’apertura dell’intergruppo su genetica e genomica e la necessità di tutelare anche la salute mentale: "Mente sana in corpore sano, ma anche corpo sano in mente sana".

Fedeli: "I farmaci biosimilari liberano risorse per la sanità pubblica"

Secondo Paolo Fedeli,  Sandoz Italia, la sostenibilità passa anche attraverso l’ottimizzazione delle risorse: "I farmaci biosimilari hanno già liberato mezzo miliardo di euro, ma sono ancora sottoutilizzati". Tre le priorità individuate: "Aumentare la conoscenza, rafforzare la consapevolezza terapeutica, e garantire che le risorse risparmiate ritornino in servizi per i cittadini". Tra le criticità, ha segnalato l’assenza di governance efficace e di sistemi di monitoraggio: "Serve una programmazione più attenta, indicatori chiari e un sistema che eviti la dispersione delle risorse nei meandri contabili delle Regioni".

Bertolé: "La salute si costruisce prima dell’intervento sanitario"

Quindi, l’assessore Lamberto Bertolé ha richiamato il ruolo centrale dei Comuni nel fronteggiare le disuguaglianze: "A Milano l’aspettativa di vita cambia tra una fermata della metropolitana e l’altra. I determinanti sociali della salute pesano tanto quanto quelli sanitari". Ha denunciato il dualismo tra sanità e sociale: "I Comuni spesso sono coinvolti solo a valle della programmazione sanitaria. Serve un approccio preventivo, comunitario". Sulla salute mentale ha aggiunto: "Abbiamo attivato servizi di ascolto e orientamento perché le famiglie non siano lasciate sole". Ha concluso con un appello: "Serve più integrazione per rispondere ai bisogni crescenti con risorse sempre più scarse".

Patrini: "Mettere a sistema la forza della comunità"

La discussione si quindi spostata sul concetto di prevenzione e sulla sostenibilità sociale della salute, con l’intervento della presidente della Fondazione delle Sostenibilità sociale Adele Patrini, paziente oncologica e rappresentante del terzo settore. “Sono grata di poter portare la voce del paziente all’interno di un panel così prestigioso. La risposta, secondo me, è semplice: mettere a sistema la forza della comunità. È la comunità che, con energia, passione e capacità organizzativa, può dare risposte creative, multidisciplinari e rapide.”

Il cuore del suo intervento è una riflessione sull’organizzazione come medicina sociale. “Non parlo solo di medicina nel senso clinico, ma dell’organizzazione come cura di una società che sanguina. La sfida non è scientifica, è culturale, etica, sociale e soprattutto organizzativa.” Richiamando il concetto di “medicina del dialogo”, sottolinea la necessità di un rapporto paritario tra medico e paziente, all’interno di una nuova visione del welfare community, dove ogni cittadino è responsabile della propria salute. “Informazione e comunicazione sono il presupposto, ma devono essere empatiche, relazionali, trasversali. Comunicare per rendere partecipi i cittadini è la vera sfida della nostra epoca.” Il terzo settore, in questo contesto, diventa “colonna portante perché innova le politiche sociali”.

 








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