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Milano
Il Pd batte un colpo. Al via la Festa dell’Unità all’Ex Macello
La Festa del Pd di Milano

Il Pd batte un colpo. Al via la Festa dell’Unità all’Ex Macello

Recuperato il nome, la Festa dell’Unità prova a recuperare anche l’anima. Per farlo, il Partito democratico inizia dalla sede della kermesse, che non è un luogo come un altro. Lo spazio Ex Macello di via Molise è stato un centro sociale e diventerà il nuovo Campus IED. Un simbolo di Milano, ma anche di un Pd tra opposizione e futuro.

Uno spazio recuperato e partecipato, sin dalle battute iniziali. “Però, ce n’è di gente!” sorride un signore di mezza età, birretta in mano e cravatta slacciata. Chi esce dall’ufficio, i sempreverdi pensionati e i ragazzi con le magliette dei Giovani democratici. L’humus è il solito, ma stavolta più del solito.

Il divario generazionale sui due palchi della Festa dell'Unità

I due palchi in contemporanea mettono in scena il divario generazionale. La vecchia guardia predilige il “centrale” all’aperto, che sovrasta i gazebo e le immancabile tavolate di legno. Dopo il taglio del nastro di Silvia Roggiani e Vinicio Peluffo - rispettivamente all’ultima Festa dell’Unita da Segretaria Metropolitana e Segretario Regionale – spazio ai notabili del partito. Pierfrancesco Majorino, per parlare della Sanità non in salute in Regione, e il grande ospite di serata: il governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. Poco distante, il nuovo che avanza.

Lo stanzone buio del Palco Aria è gremito. A riempirlo sono soprattutto i giovani, accorsi per sentire Pierfrancesco Maran e i rappresentanti degli studenti universitari in un dibattito sulla casa prima; e poi l’Assessora allo Sport, Martina Riva, sulle Olimpiadi del 2026.

I temi nel programma della rassegna non mancano e, a giudicare dalla partecipazione, sono sentiti. Emarginati e dignità del lavoro; industria e clima; sessualità e istruzione; economia e storia (col cinquantesimo anniversario del golpe in Cile). È stata anche allestita una piccola libreria per ricordare Michela Murgia.

Temi e persone, identità e rilancio: il Pd batte un colpo

La struttura risente dell’incuria degli anni passati, lo stesso non si può dire dell’organizzazione. Tra gazebo per raccogliere le firme sul salario minimo e stand per info sulla donazione di organi, militanti e passanti. Chiude il cerchio il discorso birre e salamelle – a prezzi equilibrati, che diventano modici per gli standard milanesi – non solo cornice in un contesto come quello della Festa dell’Unità. Resta solo il mistero di scoprire chi ha voluto ribattezzare il gin lemon “Compromesso storico”.

Temi e persone, identità e rilancio. Il Pd batte un colpo, in un luogo simbolo che non deve perdere.

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