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Il soccorritore: “Ci chiamano untori”. L’incredibile odissea delle ambulanze

Il soccorritore: “Ci chiamano untori”. L’incredibile odissea delle ambulanze

“La gente ci evita se ci incontra sul pianerottolo, addirittura qualcuno quando ci vede fa le corna, come se portassimo sfortuna”. Lo racconta Silvia, volontaria della Croce Bianca Milano Centro, nel cuore della zona rossa, che per una notte ha aperto ai giornalisti di Notizie.it le porte di un'ambulanza Covid e ha mostrato la realtà di chi combatte la pandemia in prima linea, tra la paura del contagio e gli attacchi di negazionisti e complottisti.

“Capisco che la paura possa spingere a far finta che il problema non esista", continua Silvia. "Inviterei chi ha dubbi sull'esistenza di pazienti Covid e crede che le ambulanze viaggino vuote a venire una notte a bordo con noi a darci una mano, ce n'è veramente bisogno".

"In primavera - conclude - molti ci regalavano il cibo, ci applaudivano dai balconi, ci chiamavano eroi. Ora è tutto cambiato, la gente si è abituata: anche l'emergenza può diventare routine".

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