Milano

Irene Pivetti in tribunale: "Sono innocente, dimostrerò la mia estraneità ai fatti"

L'ex presidente della Camera Irene Pivetti ha preso la parola durante la prima udienza del processo sulle mascherine al tribunale di Busto Arsizio

Irene Pivetti in tribunale: "Sono innocente, dimostrerò la mia estraneità ai fatti"

"Sono innocente e lo dimostrerò. Essere coinvolti in un'inchiesta giudiziaria per un imprenditore o imprenditrice, quale sono io, è devastante. Ti azzera tutto. Oggi io ho ricostruito la mia vita ma con fatica. Sono assolutamente serena rispetto agli 82 capi di imputazione che mi contestano". Con queste parole, Irene Pivetti, ex presidente della Camera, ha preso la parola durante la prima udienza del processo sulle mascherine al tribunale di Busto Arsizio, che la vede tra gli imputati.

Pivetti, insieme ad altri coimputati tra cui la figlia, il genero e l’imprenditore Luciano Mega, è accusata a vario titolo di frode in forniture pubbliche, bancarotta, appropriazione indebita, riciclaggio e autoriciclaggio. L’indagine riguarda una compravendita di mascherine provenienti dalla Cina, per un valore complessivo di 35 milioni di euro, avvenuta durante l’emergenza Covid. Secondo il pubblico ministero Ciro Caramore, che ha coordinato l'inchiesta, i dispositivi consegnati sarebbero stati di qualità scadente, con falso marchio CE, e solo per un valore di 10 milioni di euro.

 

Durante l’udienza, le difese hanno sollevato un'eccezione di incompatibilità territoriale, chiedendo che il processo venga spostato al tribunale di Roma o Milano. Il collegio giudicante, presieduto da Rossella Ferrazzi, si è riservato la decisone, fissando una nuova udienza per il prossimo 19 dicembre.

La difesa di Pivetti: mascherine conformi e perizie in corso

Pivetti ha ribadito la conformità dei dispositivi: "Le mascherine erano assolutamente in regola. Certo, erano di provenienza extraeuropea, ma all’epoca era impossibile reperirle sul territorio nazionale o comunitario. Faremo perizie approfondite su ogni lotto e presenteremo i risultati ai giudici".

In aula, Pivetti ha anche ironizzato sulla sua posizione: "Mi ritrovo imputata con persone che non conosco. Il processo mi permetterà finalmente di scoprire chi sono". E ha concluso con un tono più serio: "Finalmente è iniziato il processo. Così potrò dimostrare l’infondatezza delle accuse una volta per tutte. La giustizia serve a questo".

Le parti civili e le accuse

Sono 13 le parti civili costituitesi nel procedimento, tra cui lo Stato, il Ministero dell’Interno, l’Agenzia delle Dogane e l’Agenzia delle Entrate. Tra le strutture sanitarie coinvolte figurano il Gruppo San Raffaele e il Gruppo Multimedica, che hanno ricevuto le mascherine al centro dell’inchiesta.

 







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