Isis, la proposta della Lega: "Un pool anti terrorismo islamico a Milano"
Dopo l'individuazione in Iraq di Ahmed Taskour, foreign fighter partito da Bresso, la Lega lancia una idea: un pool antiterrorismo islamico per Milano
"Assodato che la Lombardia è l’epicentro di jihadisti e foreign fighter, avendo un numero elevatissimo di moschee e oltre 80 associazioni islamiche riconosciute, è necessario un salto di qualità nelle tecniche di prevenzione: alla Procura di Milano serve un apposito pool anti terrorismo che si concentri solo sulle moschee e sui centri culturali islamici, su chi frequenta questi luoghi, su chi sono gli imam, su chi sono i finanziatori": questa la proposta lanciata da Paolo Grimoldi, segretario della Lega Lombarda, nel commentare l'indagine di investigatori e magistrati che ha permesso di individuare in Iraq Taskour Hamed, foreign fighter partito da Bresso.
"In quest’ultimo mese - prosegue il deputato del Carroccio - si tratta del terzo soggetto radicalizzato individuato in Lombardia dove, nell’ultimo anno e mezzo, ci sono stati più di 50 soggetti espulsi o arrestati, pensando ai sei arrestati ad aprile tra Milano, Lecco e Varese, a quelli che progettavano attentati negli aeroporti di Orio al Serio o Ghedi, ai vari espulsi dalle zone di Cassano D’Adda o Vaprio D’Adda. Tutti soggetti apparentemente integrati, molti di loro con un lavoro regolare o una casa. Bene il lavoro di prevenzione della forze dell’ordine, ma a questo punto la domanda da porsi è: chi ha indottrinato Tascour e tutti gli altri facendoli radicalizzare? Che moschee frequentavano? I sermoni di quale imam ascoltavano?"
"Non basta - conlude Grimoldi - arrestare o espellere i soggetti radicalizzati, bisogna risalire anche ai loro cattivi maestri che altrimenti continueranno a predicare la jihad e a formare nuovi Tascour. Il ministro Alfano, che domani sarà a Milano, ascolti questa nostra proposta per dotare i magistrati lombardi degli strumenti necessari per prevenire la jihad in Lombardia”.