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Milano
L'incredibile caso di FNM, dove Orac e Consob fanno a pugni
Andrea Gibelli

L'incredibile caso di FNM, dove Orac e Consob fanno a pugni

C'è la magistratura ordinaria. La Corte dei Conti. C'è l'Anac. Il Tar per le questioni amministrative. Poi c'è l'Orac. E infine c'è la Consob. Controllano tutti la stessa cosa: la regolarità delle varie scelte operate da parte di una partecipata di Regione Lombardia, FNM Spa. Non perché ci sia qualcosa di particolare da controllare, ma perché è così che impone la legge. E fin qui, il fatto che sei organismi diversi tengano gli occhi aperti su una società, non può che far piacere (se fanno il loro lavoro). Il problema è che FNM è una quotata in Borsa, e dunque soggiace alla vigilanza specifica della Consob, che impone non violare la legge di riservatezza sulle comunicazioni agli azionisti. Tradotto per i profani: tutti gli azionisti hanno gli stessi diritti, e visto che FNM è quotata in Borsa, uno che abbia una azione deve avere il diritto di sapere qualunque notizia in contemporanea con Regione Lombardia che ha la gran parte delle quote. Quindi, tutte le notizie vengono emesse tramite investor relations. Chiaro? Lampante.

Il problema è che la stessa Regione Lombardia ha deciso che FNM, essendo partecipata, deve fare parte del sistema delle partecipate, chiamato SIREG. E che tutte le società del SIREG sono sottoposte al controllo dell'Orac. Che cos'è l'Orac? Un organismo di controllo aggiuntivo rispetto a tutti gli altri che dai tempi di Maroni (un tempo si chiamava Arac, ma non cambia molto il concetto) è stato inserito nella legislazione regionale. L'Orac ovviamente chiede i documenti a FNM che dovrebbe darli poiché richiesti dall'organismo di controllo. Ma se desse questi documenti all'Orac vorrebbe dire che li dà alla Regione Lombardia, che è uno solo degli azionisti, e dunque la Consob sanzionerebbe FNM perché ha dato informazioni a uno solo degli azionisti e non all'intero mercato. Complicato? Sì. Ma in effetti anche molto semplice: Orac fa a pugni con Consob, e se entrambi fanno il loro mestiere, entrambi prendono a pugni FNM che non può far altro che sbagliare. Insomma, il solito casino all'italiana, dove si corre tutti dietro allo stesso pallone come i bambini all'oratorio. Non proprio la serie A dell'efficienza dei controlli.

fabio.massa@affaritaliani.it
 

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