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Milano
L'ingegnere morto risucchiato dal ventilatore che lui stesso aveva creato
Paolo Tamburini

L'ingegnere morto risucchiato dal ventilatore che lui stesso aveva creato

Era stato proprio Paolo Tamburini a progettare il macchinario che gli è costato la vita nella giornata di martedì 22 agosto a Senago, nel Milanese. E' quanto riferisce Ansa. Il 50enne ingegnere della Prisma Impianti spa stava collaudando l'impianto, grande quattro metri per quattro, all'interno della Acovent  srl. Un macchinario che aveva progettato seguendone le fasi di costruzioni, sino al collaudo di ieri. Davanti al ventilatore industriale era stata collocata una paratia di sicurezza. Ma, forse per una imprudenza o una mossa sbagliata, Tamburini ne è stato lo stesso risucchiato.

L'incidente nel capannone di Senago: non sarà possibile effettuare l'autopsia

Questi i dettagli che emergono dalle indagini per omicidio colposo, al momento a carico di ignoti, di cui si sta occupando la Procura di Milano con la squadra specializzata di polizia giudiziaria. Il fascicolo è passato dal pm di turno Cecilia Vassena al dipartimento 'ambiente, salute, sicurezza, lavoro' guidato dall'aggiunto Tiziana Siciliano ed è stato assegnato al pm Sara Arduini.  Alcuni dipendenti poco dopo le 14 di ieri si sono accorti che Tamburini, prima impegnato nelle operazioni, non era più davanti a quella macchina e hanno poi capito cosa era successo. Non sarà possibile effettuare l'autopsia sui resti del corpo, stando a quanto spiegato dagli inquirenti.

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