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La coda al Banco dei Pegni, specchio della Milano di oggi
Affide - Banco dei Pegni

La coda al Banco dei Pegni, specchio della Milano di oggi

Distanziarsi, sì, ma dai propri oggetti personali. Così in un normale lunedì mattina a Milano, in via Padova, la coda di persone più visibile per strada non è quella alle Poste o in banca. Ma fuori da Affide, la più grande società attiva nel settore del credito su pegno autorizzata dalla Banca d'Italia. Il Monte dei Pegni si sarebbe detto in passato. Il Monte di Pietà ancora più in là nel tempo. Oggi, al civico 52 nella filiale di via Padova della società nata dall'acquisizione del ramo del credito su pegno di Unicredit da parte del gruppo Dorotheum, vi si trovano gli sportelli Stima e Prestiti, una sede d'Asta e una sala Espositiva. Gioielli, diamanti, orologi, monete, argenti e pietre certificate dai gemmologi della società. Che alcune persone impegnano per avere un prestito di un terzo inferiore rispetto al valore stimato. Chissà se le code fuori dagli sportelli sono figlie del distanziamento sociale? Oppure sono un'altra delle tante immagini di un'Italia e una Milano impoverite dal Covid e bisognose di soldi freschi? E chissà se il 29 ottobre, alle ore 9:15, quando è prevista la prossima asta per Milano sempre di gioielli, diamanti, orologi, monete, argenti e pietre certificate da comprare al prezzo di aggiudicazione più il 25 per cento, ci sarà di nuovo la coda, questa volta dei compratori? Si legge dal sito della società che il nome Affide deriva dalla locuzione latina “ad fidem”: per fede, per fiducia. In tempi di Covid ce ne vuole parecchia.

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