Milano

La Lombardia e la lezione sarda: le reazioni nel consiglio regionale

di Nicolò Rubeis

A centrosinistra si plaude al campo largo e alla candidata donna. A centrodestra l'analisi sul voto disgiunto. Le interviste di Affaritaliani.it Milano

La Lombardia e la lezione sarda: le reazioni nel consiglio regionale

Il giorno dopo le elezioni regionali in Sardegna, l'eco della vittoria del centrosinistra e di Alessandra Todde arriva anche in Lombardia.

Majorino: “La scommessa di Schlein è stata vincente”

Il capogruppo Pd Pierfrancesco Majorino, già candidato governatore con una coalizione simile a quella di Todde, esalta "la scommessa di Elly Schlein risultata vincente" e sottolinea che "siamo stati unitari e determinati ed è quello che deve fare il Pd". In Sardegna "è stato fatto uno straordinario lavoro, da Todde innanzitutto e dalla coalizione che l’ha sostenuta" aggiunge Majorino, convinto che ora "bisogna fare sempre così: esserci a sostegno di un progetto ampio che coinvolga tutte e tutti senza veti. I territori sono sempre diversi, ciascuno ha le sue peculiarità e storia. Ma la cosa più importante è provarci".

Cominelli (Pd): “La ricetta del successo? Pd con M5S e candidata donna”

La consigliera dem Miriam Cominelli va oltre e chiede al centrosinistra di imitare la Sardegna candidando una donna come capolista nel nord-ovest alle europee: "In Sardegna si vince per due motivi: un’alleanza politica con i 5Stelle e una donna candidata presidente. Se la scelta dell’accordo tra forze, cominciato qui in Lombardia più di un anno fa con l’alleanza contro Attilio Fontana, necessita ora di coraggio, generosità ed energie per consolidarsi e crescere, l’opzione donna credo non possa più essere derubricata alle logiche dell’alternanza di genere nelle liste elettorali". Insomma, "è dalle donne che il centrosinistra può e deve ripartire" secondo Cominelli che ribadisce: "Un anno fa la vittoria di Schlein, oggi Todde, domani perché non una candidata capolista donna, vincente s’intende, alle europee per il Nord Ovest?".

Di Marco (M5S): “Vittoria di una intera comunità”

Esulta, ovviamente, il M5s, con il capogruppo Nicola Di Marco che parla di una vittoria "di un'intera comunità. Todde - commenta - ci ha regalato non solo una vittoria ma una speranza per questo Paese. Un risultato storico".

Fontana: “I cagliaritani si sono sentiti traditi da Truzzu”

Nel centrodestra, a partire dal presidente Attilio Fontana, sono tutti convinti che abbia pesato la scelta poco tempestiva del candidato Paolo Truzzu. Per il governatore "la cosa più incredibile" è che Truzzu, già sindaco di Cagliari, "abbia preso pochi voti nella sua città. Forse qualche cagliaritano si è sentito tradito dal fatto che doveva smettere di fare il sindaco e andare a fare il presidente...".

Garavaglia (FdI): “Perso per pochissimi voti”

Rimane in silenzio la Lega, mentre per Fratelli d'Italia a parlare è il capogruppo Christian Garavaglia, facendo notare che la coalizione di centrodestra, nonostante la sconfitta, è quella più votata: "È solo per pochissimi voti che il nostro candidato presidente non viene eletto. Faremo un’analisi interna al centrodestra per capire cosa sia successo, credo sia doveroso analizzare, imparare e agire poi di conseguenza" fa sapere Garavaglia. "Ci aspetta ora un governo regionale targato 5 stelle e Pd - prosegue - gli italiani hanno già provato cosa significhi questa compagine, tra scarsa preparazione e estremismo ideologico". Per questo, commenta ironico l'esponente di FdI, "faccio sommessamente il mio in bocca al lupo alla Sardegna".

Bestetti (FdI): “Valutare meglio i candidati”

Per il consigliere di FdI Marco Bestetti le elezioni sarde portano in dote "un ottimo risultato per le liste di centrodestra, ma un ampio ricorso al voto disgiunto", fattori che "dimostrano che occorre valutare con maggior cura i candidati che proponiamo ai nostri elettori, ma anche la solidità della coalizione di centrodestra e la conferma della fiducia degli italiani nel governo Meloni".

Figini (Forza Italia): “Per Todde una vittoria di Pirro”

Secondo il capogruppo di Forza Italia Fabrizio Figini, quella di Todde "eletta grazie al voto disgiunto, è una vittoria di Pirro". Questo, però, deve anche essere "per noi un insegnamento a non dare mai nulla per scontato e saper trovare sempre il giusto equilibrio nelle scelte politiche: come diceva sempre il presidente Silvio Berlusconi la sinistra non va mai sottovalutata". Ad ogni modo "si impara specialmente dalle sconfitte, e sono sicuro che ne usciremo più che rafforzati" e comunque "sono molto contento per il risultato di Forza Italia che in alcune zone dell’Isola si è attestato come primo partito".

Gallera: “Battuta d’arresto che sorprende, non bastano i leader nazionali”

Il consigliere azzurro Giulio Gallera parla invece di un risultato "che ha sorpreso, una battuta d'arresto rispetto alla cavalcata che sta facendo il governo". Anche per Gallera "bisogna fare uno sforzo per scegliere le persone giuste. Se un sindaco di Cagliari perde in maniera così netta, compromettendo la vittoria finale, vuol dire che forse non era il candidato migliore. Non bastano i leader nazionali per vincere - conclude - ne avevamo già avuto la prova a Milano e Roma: bisogna avere il tempo di selezionare e spero che questa sia una lezione".








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