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La Lombardia vuole un suo Festival del Cinema già dal 2021

La Lombardia vuole un suo Festival del Cinema già dal 2021

"E' giunta  l’ora  che  la  grande Lombardia si doti di un suo Festival cinematografico, anche per valorizzare un settore, quello della produzione audiovisiva, che sul nostro territorio  regionale, set  cinematografico  a  cielo  aperto, vede  impegnate  importanti  risorse umane e materiali": parole pronunciate dall'assessore regionale all'Autonomia e Cultura Stefano Bruno Galli, al termine della presentazione del docufilm "A viso aperto", escluso dalla selezione dei film della Mostra di Venezia.

L'opera di Ambrogio Crespi, presentata giovedì alla  Cineteca Milano in anteprima nazionale, è stata girata fra marzo e maggio nelle zone  più  colpite  durante  l’emergenza sanitaria, con epicentro la Lombardia. Il titolo  sarà  comunque proiettato a Venezia, il 10 settembre, fra gli eventi del Fuori Salone. Ma l'esclusione dal cartellone ufficiale ha portato alla dura presa di posizione di Bruno Galli. Che ora prefigura scenari ambiziosi per la cinematografia lombarda: "Da almeno un paio d’anni stiamo lavorando  in  questa  direzione  e abbiamo raccolto la disponibilità  di  alcuni  finanziatori  privati. Siamo  ancora  alla  fase  progettuale, ma siamo molto ottimisti in ordine alla sua concreta realizzazione nel 2021".

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