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Milano
La mafia? Per un lombardo su tre non è un problema: l'indagine di Libera

La mafia? Per un lombardo su tre non è un problema: l'indagine di Libera

In Lombardia la mafia viene percepita come un fenomeno marginale o comunque non socialmente pericoloso: lo dice l'ultimo rapporto di Libera Idee sulla percezione del fenomeno, presentato questa mattina a Palazzo Pirelli, sede del consiglio regionale della Lombardia. L'associazione antimafia ha condotto una ricerca su un piccolo campione di 495 persone (4,8% del campione nazionale) gia' sensibilizzate al tema dell'antimafia, a cui e' stato chiesto di esprimere la propria esperienza sul fenomeno mafia in Lombardia.

Un intervistato su 3 (il 29,5%) ritiene che non si tratti di qualcosa di socialmente pericoloso; agli occhi dei Lombardi le attivita' principali della mafia sono il traffico di droghe (64,3%), la turbativa di appalti (36,5%) e il lavoro nero (26,8%). Tuttavia quasi l'80 per cento degli intervistati ritene la corruzione il fenomeno piu' diffuso, dimostrando una percezione piu' elevata rispetto al campione nazionale (73%). Preoccupante il dato riguarda al fatto che un lombardo su quattro (26%) conosca persone coinvolte in attivita' corruttive, ovvero aver proposto o ricevuto una tangente: un dato alto ma inferiore a quello nazionale pari al 30,5%. Chi potrebbe denunciare pero' ha ancora paura delle conseguenze: l'81 per cento degli intervistati infatti ha risposto affermativamente, aggiungendo di ritenere corrotti anche gli interlocutori a cui presentare la denuncia (il 30,5%). C'e' anche chi considera la corruzione un fatto normale: una quota pari al 22,4 per cento del campione. Ancora molto da fare sul fronte della comunicazione delle conquiste dello Stato rispetto alla mafia: se il 62 per cento degli intervistati sa che i beni confiscati sono dati in uso per fini sociali e istituzionali, il 40 per cento li conosce sul proprio territorio (il 40%).

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