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La mafia si prende il padel a Milano. Sequestrati otto campi
Marco Molluso ai domiciliari

La mafia si prende il padel a Milano. Sequestrati otto campi

La Dia di Milano ha sequestrato otto campi da padel del valore di circa 700mila euro nell'ambito di un'inchiesta che ha portato, su ordine del gip Anna Calabi, agli arresti domiciliari Marco Molluso, nipote del boss di 'Ndrangheta Giosofatto.

Accuse verso Molluso di utilizzo di fatture inesistenti e autoriciclaggio

L'imprenditore di 39 anni è accusato dal pm della Dda, Silvia Bonardi, di emissione ed utilizzo di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti ed autoriciclaggio. Dalle indagini sarebbe emerso che Molluso, dopo aver sottoscritto un contratto di prestazione d'opera (risultato poi inesistente) con la società che gestisce in concessione un centro sportivo di Milano, abbia finanziato e costruito i campi da padel potendo contare su profitti illeciti derivanti dalla commissione di numerosi reati fiscali con l'obiettivo di partecipare agli incassi derivanti dal loro noleggio ai cittadini. In particolare, nel biennio 2020-2021, la societa' immobiliare di cui risulta titolare sarebbe stata al centro di una frode fiscale di oltre 1,5 milioni di euro legata sia all'emissione che all'utilizzo di fatture false con indebita detrazione di Iva.

Le intercettazioni: "Dietro questi ca.. di padel c'è un business infinito eh"

"Dietro questi ca.. di padel c'è un business infinito eh". Così, intercettato nell'aprile del 2021, parlava Marco Molluso, imprenditore finito ai domiciliari oggi per false fatture e autoriciclaggio e che avrebbe investito in otto campi da padel, sequestrati dalla Dia di Milano nell'inchiesta del pm Silvia Bonardi. Stando all'ordinanza del gip Anna Calabi, Molluso, nipote del presunto boss della 'ndrangheta Giosofatto Molluso, da "amministratore e rappresentante legale della Mc Immobiliare Srls" avrebbe impiegato nel 2021 almeno "177.706" euro, "provenienti dai reati tributari" con false fatture, "finanziando" la realizzazione degli otto campi "all'interno del Centro Sportivo Comunale Sant'Ambrogio" di Milano "affidato dal Comune di Milano in concessione alla Palauno Asd". Ci sarebbe stato un finto "contratto di prestazione d'opera fra quest'ultima e la Mc Immobiliare, tale da dare giustificazione documentale alla effettuazione" dei lavori per i campi. E l'investimento, secondo l'accusa, "era finalizzato a garantire al Molluso significativi introiti economici legati all'utilizzo" di quei campi.

Padel, il Comune di Milano avvia accertamenti ed è pronto a costituirsi parte civile

L’amministrazione comunale, dopo aver avuto notizia dell’inchiesta della Direzione Investigativa Antimafia di Milano, che ha portato agli arresti domiciliari di Marco Molluso e al sequestro di otto campi di padel all’interno del centro sportivo comunale Sant’Ambrogio, ha immediatamente avviato le opportune verifiche. Lo riferisce il Comune in una nota. Gli accertamenti - fa sapere ancora l'amministrazione - proseguiranno nei prossimi giorni e riguarderanno anche il rapporto di concessione in essere e la tutela della continuità sportiva del centro. Il Comune di Milano assicura la massima collaborazione alle indagini ed è pronto a costituirsi parte civile in giudizio.

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